Nuoto
Nuoto Olimpiadi Rio 2016. Il pagellone. Federica c’è per il podio, anche per l’oro?
ALICE MIZZAU 4.5: 400 o 200 cambia poco. I tempi (poco più di un anno fa) in cui se la giocava con Fede sono lontanissimi e sperare in una prestazione positiva in staffetta appare utopistico, a tal punto che l’obiettivo a questo punto è diventata la finale, neanche più quella medaglia che sembrava alla portata dopo l’argento mondiale dello scorso anno e l’oro europeo dell’anno prima. E’ stato un anno travagliato, è vero, ma questa versione è troppo lontana dalla miglior versione di Mizzau.
LUISA TROMBETTI 5: la reazione c’è stata, il risultato però è mediocre a confermare una condizione approssimativa in vista dell’appuntamento più importante. Si vede che ha smaltito la dose di emozione forte che provoca un’Olimpiade a chi si presenta senza appuntamenti mondiali alle spalle m,a non basta. 2’14”, a un secondo dal personale, la fa scivolare fuori dalle prime 16: obiettivo fallito.
SARA FRANCESCHI 4.5: passo indietro rispetto ad un già non esaltante 400 misto. Mai in partita, scende in vasca sapendo già come va a finire e non combatte, arrivando staccatissima dalle prime con un 2’15” che non èp il massimo. Tutta esperienza? Se la mettiamo così va bene ma resta qualche rimpianto per un’occasione gettata al vento.
FEDERICA PELLEGRINI 8: se l’obiettivo era risalire sul podio a otto anni dall’oro di Pechino, diciamo che, alla luce di quanto visto in batteria e semifinale, a meno di sorprese incredibili e controprestazioni inaudite, l’operazione è alla portata della Divina. Se l’obiettivo è vincere diciamo che l’asticella è molto alta. Davanti ci sono due fenomeni che quando decidono di cambiare passo se ne vanno nella semifinale che è una prova generale. Lei, però, ha la capacità di annusare la preda, di dare il massimo quando conta e sembra avere le energie per farlo. La semifinale di oggi ha detto che uno spiraglio c’è, piccolo o grande che sia. Serve la gara perfetta!