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Nuoto, Olimpiadi Rio 2016 – Le finali: duello Usa-Giappone nei 200 rana, scontro generazionale nella gara regina

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E’ tempo di analisi delle finali in programma nella quinta giornata del nuoto in piscina a Cinque Cerchi. Sarà la serata dei califfi della velocità, nella gara regina dei 100 stile libero uomini, dei 200 rana uomini nei quali ci aspettiamo un confronto Usa-Giappone, dei 200 farfalla donne che potrebbero parlare chiaramente australiano ed infine la 4×200 stile libero donne, nuovamente territorio di conquista stelle e strisce. Andiamo dunque per ordine.

200 FARFALLA DONNE

Nelle quattro vasche del delfino il nome di Madeline Groves è quello più stuzzicante non solo per il miglior tempo ottenuto nelle semifinali (2’05″66) ma per il coraggio espresso in acqua: passaggi assassini ai 100 ed ai 150 fanno di quest’atleta la favorita numero 1. Tuttavia occhio alla Cina che, nel suo DNA, ha insito l’arte della sorpresa. Yilin Zhou e Yufei Zhang andranno a caccia del podio e, perchè no, provando ad infastidire l’oceanica. In rappresentanza della nostra cara Europa abbiamo solo la spagnola Mirela Belmonte Garcia, tra le favorite, ma non parsa in grado di impensierire l’australiana.

200 RANA UOMINI

Nell’ultimo atto orfano di Daniel Gyurta, oro a Cinque Cerchi a Londra eliminato clamorosamente nel corso delle batterie, la rana è in cerca di un padrone. E’ verosimile ritenere che sarà un bella lotta tra Usa e Giappone annoveranti nuotatori tecnicamente e fisicamente molto qualificati. I nipponici con Ippei Watanabe puntano al bersaglio grosso e chissà forse anche al record del mondo (2’07″01 di Akihiro Yamaguchi nel 2012). Il 2’07″22 delle semifinali è qualcosa di più che una promessa di vittoria di cui i rivali in acqua dovranno tener conto. Gli States rispondono col loro campione nei trials, quel Josh Prenot che ad Omaha aveva nuotato uno straordinario 2’07″17, nuovo primato nazionale della distanza, e nella vasca carioca vuol ripetersi per ornarsi d’oro unendosi al club esclusivo del nuoto statunitense. Da non sottovalutare il ranista di “Sua Maestà” Andrew Willis, secondo crono delle semifinali in 2’07″73 che farà di tutto per non far sentir solo Adam Peaty nel club dei “trionfatori britannici”.

100 STILE LIBERO UOMINI

Due vasche che varranno l’El Dorado olimpico. Chissà da quanto tempo i vari Adrian, McEvoy Scott, Dressel e Chalmers stanno aspettando questo momento. 47″ di pura adrenalina nei quali ci si gioca tutto. Uno scontro generazione potremmo definirlo che vede da un lato il campione olimpico in carica di Londra 2012 (Adrian) opposto alla nouvelle vague rappresentata da McEvoy, Chalmers, Dressel e Scott. Un parterre de rois che solo questa specialità può creare. Una sfida che si giocherà sui centesimi perchè se è vero che l’americano è quello con più esperienza e navigato negli arrivi all’ultimo respiro, al tempo stesso, i rivali, fin dalle batterie, non si sono mostrati così timidi. Una gara dunque aperta a qualunque risultato nella quale un dominatore non c’è.

4X200 STILE LIBERO DONNE

Nella staffetta 4×200 difficile pensare che l’oro possa sfuggire agli States guidati dal fenomeno Katie Ledecky, trionfatrice di 200 e 400 stile libero. La gara a squadre potrebbe essere il suggello olimpico per la donna bionica stelle e strisce. Alle spalle delle americane, Svezia, Cina ed Australia si giocheranno il secondo e terzo posto poggiando su una base solida e la presenza di atlete come Sarah Sjoestrom, Duo Shen ed Emma McKeon, in grado di fare la differenza. Per quanto concerne i colori azzurri sarà già molto essere presenti tra le otto squadre del programma serale.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Immagine: profilo twitter dolphins australia swim team.

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