Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Michael Phelps e Ryan Lochte, una storia vissuta ogni ‘200 misti’ alla volta
Nella sesta giornata di gare dedicate al nuoto a Cinque Cerchi, una finale su tutte suscita l’interesse più di altre. Alle ore 03:57 italiane infatti, Michael Phelps e Ryan Lochte daranno vita all’ennesimo duello nei loro 200 misti, storia infinita di un confronto iniziato ai Giochi Olimpici di Atene del 2004. Darsi agonistico che nella specialità ai Giochi ha visto vincente sempre lo Squalo di Baltimora. Forte dei suoi 3 ori in terra greca, Pechino e Londra, lo statunitense punta dunque a servire il poker a tutti, arricchendo il proprio palmares (sarebbe la medaglia d’oro n.22 e la 26esima ai Giochi). Cifre che definiscono la ‘Leggenda Phelps’ tornato alle gare per disputare quest’ultima rassegna a 5 Cerchi, mostrando una condizione psicofisica invidiabile. La vittoria nei 200 farfalla ha conferito a Michael ancora più convinzione nei propri mezzi infiniti e la sua classe ha fatto il resto.
Il rapporto tra il 31enne stelle e strisce e l’acqua, anche in quel del Brasile, è magico come nei tempi d’oro e le progressioni degli ultimi 50 metri, con subacquea spinta fino al limite dei 15 metri è sempre la stessa. Peculiarità di un atleta che non sembra finire mai, nonostante le tante vicissitudini extra-nuoto. Come dicevamo, a Rio, il nuovo capitolo della sfida con Lochte, anch’egli probabilmente all’ultimo canto olimpico. Ryan è reduce da dei Trials non così positivi per un problema fisico che gli ha impedito di esprimersi al 100%. Tuttavia, il contributo dato alla 4×200 stile libero nella vasca carioca e le semifinali dei 200 misti hanno dato riscontri positivi. Il secondo crono alle spalle dell’amico /rivale Michael in 1’56″28 è una costatazione di ciò. Tuttavia, come è accaduto in passato, è il “Cannibale di Baltimora” ad avere i favori del pronostico, non temendo il connazionale e né tanto meno il giapponese Kosuke Hagino. L’1’55″78 esibito con scioltezza fa credere che possa anche cadere il record del mondo di Lochte (ottenuto dall’americano ai Mondiali di Shanghai 2011 quando Ryan ebbe la meglio su Phelps). Apprestiamoci, dunque, a vivere un grande spettacolo, a colpi di subacquee, virate e tecnica sopraffina.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: pagina fb Michael Phelps