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Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Philippe Lucas, un vincente in ogni contesto
Dietro il successo dell’olandese Sharon Van Rouwendaal, medaglia d’oro nella 10 km di nuoto in acque libere, c’è la mano di un grande allenatore francese, legato anche in modo importante al nostro Paese. Stiamo parlando di Philippe Lucas che, con questo ennesimo trionfo di un’atleta sotto la sua gestione, diventa a tutti gli effetti il trainer più vincente della storia nello sport natatorio, o meglio, quello che ha ottenuto i migliori risultati, allenando nuotatori diversi.
La nomea del francese affonda le proprie radici a partire dai Giochi Olimpici di Atene 2004 nei quali, grazie a Camelia Potec e soprattutto al fenomeno transalpino Laure Manaudou, conquista un gran numero di allori. Nello specifico, la rumena, nella finale dei 200 stile libero, si aggiudica la medaglia d’oro arrivando davanti ad una Federica Pellegrini, argento a soli sedici anni, mentre con Laure arrivano ben 3 metalli a Cinque Cerchi: l’oro nei 400 stile libero, l’argento negli 800 stile libero ed il bronzo nei 100 metri dorso.
Un sodalizio che andrà avanti con la Manaudou per altre stagioni culminate nei trionfi del Mondiale di Melbourne 2007. La transalpina, infatti, si aggiudica in questa rassegna iridata 2 ori nei 200-400 stile libero con record del mondo nella distanza più breve, due argenti negli 800 stile libero e nei 100 dorso ed un bronzo nella 4×200 stile libero. Rapporto che si interrompe definitivamente nel 2009, quando la transalpina annuncia il proprio ritiro dalle competizioni mentre Lucas è costretto a cambiare aria, lasciando Cenet in favore di Narbonne. Tanti cambiamenti che portano all’improvviso connubio tra la Pellegrini ed il francese nella stagione 2010-2011 quando la “Divina”, in cerca di stabilità dopo la scomparsa del suo grande allenatore Alberto Castagnetti, ha bisogno di una figura autorevole. Un rapporto che dà subito dei grandiosi risultati ai Mondiali di Shanghai del 2011 con Federica che diventa campionessa del mondo nei 200 e 400 stile libero, scrivendo un’importante pagina di storia. Collaborazione che però si interrompe nel 2012 per la volontà dell’italiana di spostarsi a Roma per questioni personali che poi non porteranno i frutti sperati ai Giochi Olimpici di Londra. Nel febbraio del 2013, però, sia la veneta che Filippo Magnini si recano da Lucas per organizzare un programma in visto di Rio 2016. Il primo assaggio è confortante, soprattutto per la campionessa di Spinea, che, pur in un anno con carichi di lavoro inferiori, centra un insperato argento ai Mondiali di Barcellona nei 200 stile libero. Sembra dunque andare tutto per il meglio ma nel settembre 2014 il gruppo italo-transalpino si divide nuovamente per la volontà della “Divina” di allenarsi in Italia mentre il francese si stabilizza a Parigi creando un gruppo di fondisti estremamente interessanti. Van Rowendaal ed Aurelie Muller sono le figure di spicco di questo movimento, vittorioso in ambito europeo e mondiale, con l’orange che quest’oggi ha centrato anche il bersaglio a Cinque Cerchi.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: pagina FB Federica Pellegrini