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Olimpiadi Rio 2016, il pagellone della prima giornata. Promossi Detti e Fiamingo, bocciata Zublasing. Nibali…
Il pagellone della prima giornata alle Olimpiadi di Rio 2016 (sabato 6 agosto).
Vincenzo Nibali, 7: aveva fatto tutto benissimo, stava lottando per l’oro. Poi la caduta in discesa ha vanificato un sogno coltivato per un anno intero. Poteva diventare l’unico corridore nella storia ad aver vinto Giro, Tour, Vuelta e Olimpiade. La delusione odierna sarà difficile da smaltire, ma nulla toglie alla grandezza di un corridore che fa già parte dei miti del ciclismo italiano. Ci ha provato, ha dato tutto, ma è andata male. Lo sport a volte sa essere crudele.
Nazionale italiana ciclismo, 8: meglio di così non avrebbe potuto correre. De Marchi encomiabile in testa al gruppo per oltre metà gara, Caruso mandato in avanscoperta per fungere da appoggio all’attacco congiunto di Nibali e Aru. Con Spagna e Gran Bretagna tagliate fuori, stava procedendo tutto per il meglio. Ma il sogno si è spento sul più bello.
Petra Zublasing, 3: finisce fuori dalle prime 30, non entrando mai in gara nella carabina 10 metri. Ok, dopo il titolo iridato del 2014 non ha raccolto più nulla in questa specialità. Ma la prestazione resta pessima e non lascia ben sperare in vista della 3 posizioni.
Giuseppe Giordano, 6.5: raggiunge la finale in una disciplina non sua (pistola 10 metri). Nell’atto conclusivo, dopo un buon avvio, crolla nella seconda parte, ma coglie comunque un dignitoso sesto posto. Nella 50 metri potrà puntare anche a qualcosa di più.
Nazionale italiana tiro con l’arco, 2: dopo le brillanti qualifiche di ieri, gli azzurri si smarriscono completamente e cedono quasi senza lottare con la Cina. Un 6-0 netto, con la selezione tricolore che non è mai riuscita a trovare una continuità di rendimento accettabile.
Elios Manzi, 6: ce la mette tutta, ma il coreano Kim si rivela superiore e avanza con merito. Il giovane judoka azzurro sarà una delle nostre punte nel 2020.
Valentina Moscatt (judo), 2: si arrende subito ad una vietnamita non irresistibile. Era stata ripescata a Rio, non ha fatto bella figura.
Canottaggio, 7: avvio convincente. Il 4 senza pl ha sorpreso vincendo la propria batteria e facendo segnare il terzo miglior tempo assoluto. Bene anche il nuovo due senza di Di Costanzo e Abagnale, ancora in rodaggio il doppio senior di Fossi-Battisti.
Settebello, 7.5: poco gioco, tanti errori, ma un cuore grande così. A lungo in svantaggio, con il centroboa Aicardi infortunato ed una situazione falli che ha portato Campagna a non poter più effettuare cambi nel finale, gli azzurri hanno colto una vittoria fondamentale sulla Spagna. Questa nazionale ha un’anima.
Ilaria Bianchi, Federico Turrini e Luca Marin, 2: arrivano alle Olimpiadi e nuotano tempi decisamente più lenti rispetto ai propri standard stagionali. Preparazione completamente errata.
Carmine Tommasone (boxe), 7.5: debutto convincente contro il messicano Delgado, dominato dall’inizio alla fine. Ora servirà l’impresa della vita contro il tre volte iridato cubano Lazaro Alvarez.
Ranghieri-Carambula (beach volley), 7.5: debutto in assoluta scioltezza sugli austriaci Doppler-Horst, avversari tutt’altro che morbidi.
Manuel Cappai (boxe), 2: subito eliminato da un avversario non irresistibile come l’americano Hernandez. Quattro anni fa il sardo era una promessa a Londra 2012, da allora non ha compiuto passi in avanti.
Ludovico Edalli (ginnastica artistica), 0: chiude 44° su 49 iscritti nell’all-around. Non c’è molto da aggiungere.
Gabriele Detti, 9: agguanta un bronzo storico, 16 anni dopo Massimiliano Rosolino. Lo fa a modo suo, con una vasca finale da applausi. Ottiene il massimo risultato possibile e dimostra che l’Italia, ora, non è più solo Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri.
Rossella Fiamingo, 8: il rammarico per l’oro perso prevale sulla gioia per l’argento vinto. Era avanti 10-6 in finale, poi è subentrata la paura di vincere. Il parziale di 9-3 subito dall’ungherese Szasz testimonia come per la siciliana si fosse completamente spenta la luce.
Italia volley femminile, 3: travolta 3-0 dalla Serbia, la nostra avversaria diretta per il passaggio del turno. Ora con Stati Uniti, Cina ed Olanda i quarti di finale sembrano una chimera.
federico.militello@oasport.it
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Foto: Bizzi Federscherma
Andry84
7 Agosto 2016 at 14:31
Scusate ma qualcuno veramente si aspettava 4 o 5 medaglie dalla giornata di ieri?Doveva andare tutto liscio per noi e tutto storto per gli altri.Siamo obiettivi l’ arco a squadre maschile non è da medaglia, poi per carità in una specialità come quella poteva anche saltare fuori, ma ad oggi ci sono Corea del sud, USA, Olanda, India(neanche qualificata) e probabilmente anche Francia che sono più forti e tutte le altre nazionali che erano presenti più o meno sullo stesso nostro livello;l’ ultimo anno della Fiamingo lo abbiamo visto tutti, c’ erano almeno 7 o 8 atlete che si presentavano con ambizioni di medaglia superiori a lei, nei 400 sl c’ era 1 posto libero sul podio che si giocavano 4 atleti e lo ha preso Detti, nella prova di ciclismo siamo stati sfortunati perchè almeno l’ argento era in tasca ma nel ciclismo si cade e ieri sono caduti in tanti, Giordano ha fatto un’ ottima gara, se vogliamo l’unica vera controprestazione è stata quella della Zublasing, ma obiettivamente se fossa arrivata la medaglia di Nibali sarebbe stata una grandissima giornata.
Nany74
7 Agosto 2016 at 12:46
Come inizio non c’è male: prima ancora di partire è stato fatto di tutto per “segarci” le possibili (poche) medaglie, una volta arrivati ce le siamo segate da soli (Nibali a parte che è stato veramente sfortunato…). Non c’è che dire, se l’inizio è questo, la nostra spedizione olimpica si trasformerà in una costosa gita al mare. Alla faccia dei sogni di Malagò 🙂
Luca46
7 Agosto 2016 at 10:43
Giudizi ineccepibili. Ma non sei stato un tantino cattivello su alcune insufficenze? A livello di voto intendo.