Pallanuoto

Pallanuoto femminile, finale Olimpiadi Rio 2016: Setterosa, contro gli Usa per la “mission impossibile”

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Con tutti gli obiettivi prefissati ormai raggiunti, al Setterosa non resta che sognare: oggi la nazionale italiana di pallanuoto femminile, forte di una medaglia ormai già in tasca, affronterà gli Stati Uniti d’America nella finale del torneo delle Olimpiadi di Rio 2016. Le americane, grandi favorite della vigilia, sono battibili? 

A guardare i numeri, parrebbe proprio di no: le ragazze a stelle e strisce hanno dominato ogni singolo incontro per cui sono scese in vasca a Rio 2016. Nel girone surclassate con irridente facilità Cina, Ungheria e Spagna, con queste due squadre che alla vigilia potevano candidarsi come serie candidate per il podio. Nella fase ad eliminazione diretta il quarto di finale con il Brasile è sembrato più un allenamento, mentre in semifinale è stata ancora l’Ungheria a capitolare sotto i colpi della Steffens e compagne, quadrate e sempre in pieno controllo della partita.

Nel corso degli anni, l’oro olimpico sembrava quasi essere diventata una maledizione: argento a Sydney 2000, bronzo ad Atene 2004, ancora argento a Pechino 2008. Il successo è finalmente arrivato a Londra 2012, in un periodo storco in cui la squadra statunitense faticava a salire sul podio a livello mondiale, obiettivo fallito sia nella rassegna iridata del 2011 che del 2013. Nel 2015, però, sono tornate a vincere e convincere, dimostrando di essere la squadra più forte del mondo. 

Dal canto suo, l’ultima edizione del Setterosa probabilmente non è mai stata così completa, determinata e in condizione, fisica quanto mentale. Trascinate da un’Arianna Garibotti da Mvp, le azzurre fino ad ora hanno superato tutti gli ostacoli con un percorso netto nonostante qualche brivido di troppo nel finale della partita contro la Russia, anche se il risultato non è mai stato veramente in bilico. La squadra guidata magistralmente dal Ct Fabio Conti ha trovato il perfetto equilibrio in difesa quanto in attacco e proprio dalla propria metà vasca è in grado di costruire le vittorie.

Se sulla carta la nazionale italiana sembra spacciata, proprio la consapevolezza di un’ipotetica inferiorità potrebbe essere il punto di forza di una squadra umile e che non ha bisogno di eccessi o frivolezze. Una squadra solida, come è il Setterosa, può trarre vantaggio da una situazione che di fatto le toglie ogni responsabilità. La medaglia olimpica era, senza mezzi termini, l’obiettivo della spedizione: l’oro sarebbe solo il coronamento del sogno più entusiasmante nella carriera di ogni atleta, ma non è nè una necessità nè tantomeno un’ossessione come lo è per la squadra avversaria. Da qui le 13 azzurre possono provare a sovvertire il pronostico: “Mission Impossibile”? Forse sì, ma non per questo Setterosa.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: @Santo_Gianluca

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