Pallanuoto
Pallanuoto femminile, Olimpiadi Rio 2016: gli Stati Uniti ai raggi X. Vi presentiamo le più forti di tutte
“Alle Olimpiadi non sempre vincono le più forti, qualche volta vincono le più brave”.
Quante volte abbiamo sentito ripetere questa frase da atleti, tecnici, ecc… Lo ha ribadito anche Fabio Conti, a due mesi dalla partenza per Rio (clicca qui per leggere l’intervista rilasciataci), ora, tutta l’Italia sportiva si augura avesse ragione: per vincere l’oro olimpico 2016, le guerriere del Setterosa dovranno confermarsi le più brave di questi 10 giorni in Brasile. Perché le più forti di tutte sono loro, le pallanuotiste degli Stati Uniti d’America allentate da Adam Krikorian, “mago” della panchina che dal post-Pechino 2008 ad oggi ha fatto della sua compagine una macchina tritatutto.
La Nazionale statunitense di pallanuoto femminile detiene da anni la leadership mondiale del waterpolo in rosa, per distacco. Il palmarès recente delle Stelle e Strisce è impressionante, la loro tradizione olimpica anche di più, i valori tecnico-fisici che possono calare in vasca invidiabili. Argento a Sydney 2000, bronzo ad Atene 2004, ancora argento a Pechino 2008, oro (della consacrazione/liberazione) a Londra 2012; Campionesse del Mondo in carica (2015) e vincitrici di ben 10 World League delle 13 fin qui disputate nella storia di questo sport!
In acqua non ci vanno i trofei in bacheca, ok, ma ci vanno comunque tredici atlete eccezionali, giovanissime (solo due over-26 in rosa…), con mentalità vincente ai limiti del “cannibalismo agonistico”, veloci e agili, nonostante siano molto prestanti fisicamente, senza omettere l’eccelsa qualità tecnica, ammirabile tanto in fase di costruzione quanto in quella di conclusione.
In questi Giochi, le nordamericane hanno dominato ogni singolo incontro disputato. Nel girone: surclassate Spagna (11-4), Cina (12-4) e Ungheria (11-6); nella fase ad eliminazione diretta: affondate brasiliane (13-3) e nuovamente le povere ungheresi (14-10). Senza mai rischiare niente, con disarmante naturalezza e semplicità.
Il capitano ventitreenne Maggie Steffens è il simbolo indiscusso di questa corazzata, nonché realizzatrice dalle medie vertiginose. Attorno a lei, altre sei ottime interpreti in alternanza. Sono imbattibili, dunque? Solo la vasca potrà dirlo, ma non dimentichiamo che talvolta organizzazione tattica, carattere e “fame” possono fare miracoli, sovvertendo anche i pronostici apparentemente più chiusi…
LA ROSA DEGLI STATI UNITI D’AMERICA – PALLANUOTO FEMMINILE
N. | Nome | Ruolo | Altezza (metri) | Peso (kg) | Anno di nascita |
1 | Samantha Hill | P | 1.80 | 89 | 1992 |
2 | Madeline Musselmann | D | 1.80 | 61 | 1998 |
3 | Melissa Seidemann | CB | 1.83 | 104 | 1990 |
4 | Rachel Fattal | D | 1.72 | 66 | 1993 |
5 | Aria Fischer | CF | 1.83 | 65 | 1999 |
6 | Maggie Steffens (c) | CB | 1.75 | 70 | 1993 |
7 | Courtney Mathewson | D | 1.70 | 71 | 1986 |
8 | Kiley Neushul | D | 1.72 | 66 | 1993 |
9 | Caroline Clark | CB | 1.88 | 73 | 1990 |
10 | Kaleigh Gilchrist | D | 1.75 | 77 | 1992 |
11 | Makenzie Fischer | CB | 1.85 | 75 | 1997 |
12 | Kami Craig | CF | 1.80 | 88 | 1987 |
13 | Ashleigh Johnson | P | 1.85 | 86 | 1994 |
giuseppe.urbano@oasport.it
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Foto: profilo FB Maggie Steffens