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Pallanuoto maschile, Olimpiadi Rio 2016: incroci pericolosi! Se si batte la Croazia, Serbia ai quarti?

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Fin qui, il percorso del Settebello di Sandro Campagna nel torneo maschile della pallanuoto olimpica è stato netto e convincente. E’ piaciuto tanto il carattere dei nostri guerrieri in calottina, l’intensità agonistica delle performance in vasca, ma non è dispiaciuta affatto anche la qualità del gioco espressa, la quale ha portato, conseguentemente, ai massimi risultati: 9-8 alla sempre insidiosa Spagna, 11-8 alla modesta Francia e 6-5 al temibile Montenegro.

Ma ora c’è un problema, o meglio, un bivio da affrontare con intelligenza ed estrema attenzione. Oggi l’Italia scende in acqua (h 15:20) per il suo penultimo incontro di qualificazione alle fasi ad eliminazione diretta. Lo farà affrontando l’avversaria più forte del del gruppo B, quella Croazia che ci strappò a Londra un oro che pareva ormai nostro, Campioni del Mondo in carica e aguzzini dell’apparentemente imbattibile Serbia in semifinale.

Bene, in caso di (parziale) vendetta odierna, il Settebello conquisterebbe aritmeticamente il primo posto nel girone e ciò vorrebbe dire beccare la quarta classificata del gruppo A. Ottimo, no?! Dipende… I nostri dirimpettai si stanno infatti esibendo nello “show dei pareggi e dell’incertezza”, tant’è vero che cinque squadre su sei possono combinare ancora di tutto o niente.

Al momento però, la quarta ed ultima piazza utile del gruppo A se la stanno contendendo Serbia, Ungheria e Australia… Non finisce qui: le partite già disputate e quelle ancora ad affrontare potrebbero (condizionale d’obbligo) concedere ai serbi l’onere del quarto posto. Dunque? Dunque, battere oggi la Croazia potrebbe consegnarci ai quarti le fortissime Aquile dei Balcani, impegnate a notte fonda proprio contro l’Australia. Che, detto fra noi, non sarebbe male come incrocio…

Ci siamo capiti: Italia-Croazia non sarà solo la partita che, giocata “normalmente”, definirà la migliore del gruppo B. Non volendo dare il là alle solite, pericolose diatribe verbali su etica sportiva, sconfitte volute, vittorie necessarie (vincere aiuta a vincere, “vendette” a parte) e biscotti non di pasticceria, ognuno si faccia i propri conti, soprattutto quelli con la propria coscienza.

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: profilo FB Sandro Campagna

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