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Pallanuoto, Olimpiadi Rio 2016: Italia-Montenegro, Settebello a caccia del tris

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Torna in acqua il Settebello ai Giochi Olimpici di Rio. Terza giornata del torneo di pallanuoto maschile al Maria Lenk Acquatic Centre, nel Girone B alle 18 italiane la nazionale guidata da Sandro Campagna sfida il Montenegro. Match visto e rivisto nelle ultime stagioni, tra due delle potenze mondiali della disciplina: ci sarà sicuramente da divertirsi e non mancheranno gli scontri in piscina. Fondamentale trovare un altro successo, considerando anche tutto ciò che sta accadendo nel raggruppamento opposto (con Serbia ed Ungheria ferme a 2 punti): continuare a viaggiare a ritmi da primo posto vorrebbe dire evitare in chiave quarti di finale tutte le favorite della vigilia per le medaglie.

Come detto, tantissimi i precedenti tra le due compagini nelle ultime annate, in particolare dal 2006 ad oggi (cioè quando il Montenegro divenne stato indipendente con il referendum del 21 maggio). Non si sono mai affrontate però le due nazionali in sede olimpica: due le edizioni a Cinque Cerchi disputate dai montenegrini, che entrambe le volte hanno conquistato il quarto posto. L’ultimo precedente in una competizione di alto livello è a favore della squadra di Vladimir Gojković: nei recenti Europei di Belgrado Ivovic e compagni batterono gli azzurri nei quarti di finale per 10-7 involandosi verso l’atto conclusivo, dove uscirono sconfitti con i cugini serbi. Da non dimenticare però anche le vittorie di Tempesti e compagni: resta in mente soprattutto il successo di Budapest 2014 (11-9, valeva per il bronzo europeo).

Non apparsi al top della condizione i montenegrini, che hanno faticato ad imporsi sulla Francia all’esordio, mentre si sono dovuti arrendere alla Croazia nel secondo incontro. L’Italia dovrà sfoderare però tutte le sue carte migliori per riuscire a prevalere. Appaiono in grandissima condizione i veterani dell’attacco del Settebello: Matteo Aicardi, l’uomo mascherato, su tutti con le sue quattro reti alla Francia, ma anche Pietro Figlioli e Christian Presciutti. Ci si attende un po’ di crescita in fase difensiva, ma anche nella manovra di gioco e nelle realizzazioni con l’uomo in più.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Renzo Brico

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