Pallanuoto
Pallanuoto, Olimpiadi Rio 2016: l’addio argenteo dell’immensa Tania Di Mario. L’anima d’oro del Setterosa
Al minuto 7:32 del quarto periodo, quindi a 28 secondi dal termine di una partita che ha regalato ben poche soddisfazioni alla squadra di cui è capitano di lungo corso, Tania Di Mario ha realizzato una rete, assolutamente ininfluente ai fini del risultato, ma dall’enorme valore simbolico, emozionale, storico…
Con questo gol (ne ha fatti a centinaia, nei circa 15 anni di “matrimonio all’italiana”) e con un argento al collo dal peso specifico dell’oro, ha salutato per sempre la calottina azzurra, da giocatrice, TDM7, colei che nel lontano 1999 esordì già vincente in Nazionale. Una predestinata.
Il palmarès azzurro di Tania Di Mario è semplicemente mostruoso, probabilmente ineguagliabile per chiunque in futuro. Da prim’attrice, ha conquistato: tre ori, due argenti e un bronzo continentali; un oro, un argento e un bronzo ai Mondiali, due argenti e un bronzo alle Finals di World League (sì, c’è un trofeo che non ha vinto). Un oro e un argento alle Olimpiadi. Le abbiamo lasciate volutamente per ultime, perché la sua essenza agonistica si è esplicitata proprio in due avventure a Cinque Cerchi. I suoi paradigmi esistenziali.
Atene 2004. La venticinquenne Tania Di Mario porta a casa oro, titolo di capocannoniere e premio come “Migliore giocatrice del torneo”. E’ un fiume in piena, testarda ed esplosiva. Rio 2016. Tania Di Mario è la chioccia, il leader fuori e dentro la vasca, l’equilibratrice, l’unica che sa come si fa… E chi poteva segnare l’ultimo gol della rassegna più entusiasmante degli ultimi 11 anni se non lei? Se ne torna nell’amata Italia con l’argento vivo in valigia.
Con la medaglia d’oro alla carriera nell’anima. Dopo aver rapito i cuori di tutti gli sportivi italiani: grazie, immensa TDM7.
giuseppe.urbano@oasport.it
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Foto: profilo FB Tania Di Mario