Scherma
Scherma, Olimpiadi Rio 2016: la sciabola maschile cerca il suo padrone. Chi dopo Szilagyi?
Due le gare in programma per la scherma quest’oggi a Rio 2016: il fioretto femminile (in cui l’Italia vanta grandi ambizioni con Elisa Di Francisca e Arianna Errigo, oro e argento a Londra 2012) e la sciabola maschile. Per gli azzurri, nell’arma più veloce e spettacolare di questo sport, speranze risposte in Aldo Montano (vincitore dodici anni fa ad Atene 2004) e in Diego Occhiuzzi, secondo nell’ultima edizione. Ma i due, rispettivamente a 37 e 35 anni, hanno vissuto una stagione travagliata e nel tabellone sono proiettati a sfidare i sudcoreani Junghwan Kim e Gu Bongil, numero 1 e 3 del seeding. Non un compito agevole, dunque.
E allora ecco che si pesca tra i nomi stranieri per cercare il possibile favorito. Innanzitutto il campione in carica, l’ungherese Áron Szilágyi, sarà eccome al via della prova (numero 4) per cercare di difendere il titolo conquistato quattro anni fa proprio contro Occhiuzzi. Presente anche l’oro dei Mondiali di Mosca 2015, il russo Alexey Yakimenko (2), mentre non ci sarà il campione europeo Benedikt Wagner poiché la Germania – per il discorso della rotazione delle armi che ha escluso la gara a squadre facendo qualificare a ogni nazione un massimo di due atleti – si trovata con Max Hartung (bronzo iridato, 7) e Szabo meglio piazzati nel ranking mondiale.
La rassegna continentale di Torun, disputata a giungo, è probabilmente la meno indicativa per stilare un pronostico attendibile. Tuttavia il francese Vincent Anstett, argento in Polonia, si presenterà al via come numero 6 del tabellone. Già citato Yakimenko, terzo, non ci sarà invece il connazionale Kamil Ibragimov. Al suo posto Nikolaj Kovalëv, medaglia di bronzo a Londra 2012 (8). Tra gli altri nomi grossi lo statunitense Daryl Homer e il rumeno Tiberiu Dolniceanu (5), entrambi sul podio a Mosca nella scorsa estate.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma