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Tennis, Us Open 2016: poche speranze per Roberta Vinci ed i colori azzurri nella Grande Mela

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Se chiedessimo in prestito la DeLorean del dottor Emmett Brown, sceglieremmo senza ombra di dubbio il 12 settembre del 2015, ripensando al trionfo di Flavia Pennetta in finale con Roberta Vinci degli Us Open di 12 mesi fa. Un evento storico per il nostro tennis e più che un anno, sembra davvero passato un secolo. Sarà per il ritiro di Flavia o per una Vinci che da marzo, anche per qualche problema fisico di troppo, fatica a ritrovarsi non riuscendo più ad essere agile come una farfalla e pungente come un ape. Ci perdonerà Muhammad Ali se prendiamo in prestito quest’espressione per descrivere il tennis di Robertina. Però, chiudendo gli occhi, il ricordo di quella semifinale contro Serena Williams, col volto rabbuiato e tramortito, mette ancora i brividi. Un match valso, forse, una carriera per la Vinci ed, ora, pur essendo n.8 del mondo, è difficile pensare che ci possa essere una riconferma.

Per Roberta, come anche per Sara Errani, Camila Giorgi, considerando le nostre migliori giocatrici del tabellone femminile, il 2016 è stato un anno avaro di soddisfazioni e sul cemento di New York le certezze ai nastri di partenza sono decisamente poche. Una sensazione di smarrimento che proviamo anche analizzando il draw maschile nel quale Paolo Lorenzi, Fabio Fognini ed Andreas Seppi, citando i nostri migliori rappresentanti, difficilmente potranno aspirare a qualcosa di significativo. C’è da dire che Lorenzi è stato protagonista di un’ottima stagione, vincendo il suo primo torneo ATP a Kitzbuhel ed entrando nella top 40 del mondo. Tuttavia, la superficie non dovrebbe esaltare le caratteristiche di gioco del senese. Discorso simile lo merita Fognini, anch’egli autore di ottimi incontri ultimamente, come il successo del torneo di Umago, su terra battuta, dimostra e l’ottima rassegna olimpica conferma, impegnando nientepopodimeno che Andy Murray fino al terzo set (match di terzo turno), condotto inizialmente ed avanti di un break. Purtroppo però il non aver portato a compimento un risultato del genere desta sempre le solite perplessità nei confronti del ligure a cui manca la giusta continuità mentale per esprimersi al 100%.

Un momento dunque negativo per il nostro tennis da cui francamente è difficile aspettarsi grandi prestazioni ed è anche per questo che la nostalgia è oltre i livelli di guardia.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Immagine: pagina FB Roberta Vinci

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