Precisione
Tiro a segno, Olimpiadi Rio 2016: Campriani punta sull’amata 3posizioni
Il tiro a segno sta per chiudere i battenti alle Olimpiadi 2016 di Rio de Janeiro, ma prima di abbandonare lo Shooting Centre carioca gli uomini della carabina si dovranno misurare con l’ultima fatica in programma: quella delle 3posizioni da distanza 50m.
Una gara lunga e per certi versi massacrante, dove a vincere alla fine è l’interprete migliore sia a livello fisico e tecnico ma soprattutto mentale.
Fra gli azzurri iscritti alla specialità, c’è un certo Niccolò Campriani. Si, il toscano che ha vinto qui a Rio già l’oro nella gara ad aria compressa da distanza 10m e che a Londra 2012 proprio in questo format di gara – ma con il vecchio regolamento – seppe regalarsi il gradino più alto del podio.
Da allora molte cose sono cambiate, ma l’ingegnere fiorentino ha senza ombra di dubbio tutte le chance per entrare in finale domani in un concorso che si addice straordinariamente alle proprie caratteristiche.
Come al solito il paradosso, per il tiratore classe 1987, dovrebbe essere quello di riuscire a resettare la mente dopo la sessione di qualifica dove non ha mai palesato grandi problemi.
Il difficile quindi dovrebbe presentarsi nella resa dei conti di finale: Campriani infatti, dati alla mano, non va a podio in questa gara dal 2014, quando seppe vincere due volte nelle tappe della Coppa del Mondo, e a Monaco quest’anno sempre in Cdm ha raccolto soltanto un settimo posto.
Nel test-event di Rio, tenutosi ad aprile, non ha partecipato alla competizione per problemi intestinali. In quella circostanza però Marco De Nicolo, presente nella startlist odierna fu capace di distinguersi entrando in finale.
E se fossero allora le carte azzurre da giocarsi nella gara delle 3posizioni?
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michele.cassano@oasport.it
Foto: UITS