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Tiro a volo, Olimpiadi Rio 2016, Gabriele Rossetti: “Questo sport è la mia vita”

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Le parole a caldo del campione olimpico di skeet Gabriele Rossetti. 

“Non ho parole per descrivere questo risultato. Il tiro a volo è la mia vita. Ho avuto la fortuna di poter crescere con l’esempio di due grandi campioni come mio padre, con cui mi alleno tutti i giorni, e come Andrea Benelli. Poi il sostegno della Federazione e della Polizia di Stato, che non mi hanno mai fatto mancare nulla. Ancora non mi rendo conto di quello che è successo. Probabilmente ci riuscirò solo stasera quando tornerò in camera e resterò da solo con la medaglia”. Un pensiero anche agli amici francesi Anthony Terras ed Eric Delaunay, entrambi allenati dal padre Bruno ed eliminati da Gabriele allo shoot-off. “Non ho sparato contro di loro, ma per me. Mi è dispiaciuto per loro. Anthony è stato uno dei miei punti di riferimento e quando ha sbagliato sono stato male. Però il mio obiettivo era la finale e non ho perso la concentrazione”.

Andrea Benelli

“Tre medaglie sono tanta roba. Tre tiratori su quattro in semifinale e tutti e tre tornano a casa con una medaglia. Siamo davvero una squadra fortissima e sono fiero di guidarla. Dopo otto olimpiadi (sei come tiratore e due come tecnico, ndr) le emozioni che questo sport mi ha regalato sono davvero enormi”.

LA GARA 

IL PONTIGIANO D’ORO

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francesco.drago@oasport.it

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