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Tiro a volo: vivaio florido e giovani vincenti, futuro assicurato per l’Italia verso Tokyo 2020 nel double trap

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Disciplina giovane e più debole in termini numerici rispetto a fossa olimpica e skeet, il double trap azzurro si è preso a Rio il terzo argento della sua storia, il quarto se consideriamo quello vinto da Deborah Gelisio a Sydney 2000. Lo ha fatto grazie a Marco Innocenti, il montemurlese titolare di una delle più grandi armerie d’Italia e deciso, salvo ripensamenti, a interrompere l’attività agonistica a fine stagione. Scelta condivisibile per un tiratore che in Brasile ha coronato nel migliore dei modi una carriera ricca di successi tra Coppa del mondo ed Europei.

VIVAIO FLORIDO Il ritiro del toscano non dovrebbe tuttavia pesare sul rendimento dei prossimi anni. Guardando i risultati dei campionati italiani 2016 di Ponso, notiamo subito che sono ben nove i tiratori capaci di colpire oltre 140 piattelli nelle cinque serie di qualificazioni.

Atleti giovani tra i quali spiccano Antonino Barillà, opaco a Rio ma punto di riferimento del nuovo quadriennio, Alessandro Chianese, straordinario quest’anno con il trionfo in Coppa del mondo, Davide Gasparini, altra certezza per il futuro con quattro podi in World Cup ad appena 27 anni. Se a questi aggiungiamo il campione del mondo junior Andrea Vescovi (2014) più altri talenti in rampa di lancio come Eraldo Apolloni, è facile intuire il rigoglio continuo del movimento tricolore. E chissà che a Tokyo 2020 non punti anche il veterano Daniele Di Spigno, a caccia di quella medaglia ancora assente nel suo incredibile palmarés.

francesco.drago@oasport.it

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