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Triathlon: le speranze azzurre verso Tokyo 2020

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I quattro triatleti azzurri impegnati a Rio 2016, Charlotte Bonin, Anna Maria Mazzetti, Alessandro Fabian e Davide Uccellari, hanno rispettivamente 29, 28, 28 e 25 anni (ad ottobre). La multi-disciplina in questione garantisce una buona longevità agonistica infatti, tanto i risultati di questa stagione quanto i responsi olimpici, dimostrano come si possa rimanere competitivi e vincenti anche oltre la fatidica soglia dei Trenta…

Tuttavia, non fa mai male ad un movimento sportivo nazionale guardare al giovane che avanza, a quel “vivaio” spendibile in prospettiva; in questo caso, il futuro a Cinque Cerchi (non ce ne vogliano Europei e Mondiali, ma è quello che più conta…) si chiama Tokyo 2020. Vediamo quali potrebbero essere i nomi nuovi più interessanti in questo quadriennio pre-Giochi nipponici.

In campo femminile, vengono subito in mente Angelica Olmo e Sara Papais; la prima classe ’96 e già in odore di convocazione in occasione delle Olimpiadi brasiliane (saltate per vicissitudini dai risvolti anche un po’ “strani”…), la seconda è invece nata nel ’94. Stiamo parlando di triatlete da anni nel giro delle rappresentative azzurre giovanili e, nel caso della Olmo, non nuova ad apparizioni nel mondo dei Tre Sport dei Grandi. Occhio anche alla ventiduenne Verena Steinhauser.

In campo maschile, i nomi sono tanti ed interessanti, fermo restando l’assoluta fiducia nella crescita dello stesso Davide Uccellari, 29° a Londra 2012, 34° a Rio ma prospetto di indubbio valore. Al modenese, affianchiamo Delian Stateff (’94), Gregory Barnaby (’91) e Dario Chitti (’93), già argento continentale under 23; tutti questi atleti possono vantare innumerevoli esperienze internazionali a livello giovanile, mentre Delian Stateff vanta più di un’apparizione nei principali Circuiti del triathlon mondiale. Gli addetti ai lavori si aspettano anche l’esplosione definitiva (prima dovrà ritrovarsi, però) dell’alto-atesino Matthias Steinwandtner, classe ’93, enorme promessa da giovanissimo, un po’ persosi dopo aver conquistato il titolo di Campione d’Europa Juniores nel 2012.

Una doverosa chiosa: non è catalogabile come “giovane”, ma fra 4 anni la talentuosa – ma sfortunatissima – Alice Betto avrà poco meno di 33 anni. Chissà possa rivelarsi il “nome nuovo” davvero vincente per i nostri colori…

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: profilo FB Davide Uccellari

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