Pallavolo
Volley, Olimpiadi Rio 2016 – Italia, il Brasile è un ostacolo battibile per prendersi l’oro? Verdeoro favoriti in casa ma…
Sarà una montagna difficilissima da scalare. Un Pan di Zucchero irto di difficoltà per giungere in cima a braccia alzate. Sarà complicato issare il nostro tricolore al Maracanazinho ma non impossibile.
Tutto sembra apparecchiato per il grande successo del Brasile che cerca l’oro nel volley maschile alle Olimpiadi di Rio 2016. Questa è la medaglia che il popolo verdeoro attende più di tutte, nello sport nazionale secondo solo al calcio (ma quella è una religione vera e propria, stasera Neymar e compagni cercheranno il titolo contro la Germania).
L’Italia, però, è arrivata in Finale grazie a un cammino da urlo: sconfitte nell’ordine Francia, USA, Brasile nel girone eliminatorio; Iran e USA nella fase ad eliminazione diretta. Gli azzurri hanno sempre giocato bene, hanno saputo rimontare una situazione impossibile contro gli States, hanno già battuto gli uomini gli Bernardinho la scorsa settimana ma è innegabile che Bruninho e compagni partano leggermente favoriti a noi considerando il fattore casalingo.
Eppure la Finale è tutt’altro che già segnata. Se ad Atene 2004 c’era poco da fare con i maestri, questa volta l’Italia è più convinta che mai, è aggressiva, conscia dei proprio mezzi, ha dimostrato un ottimo gioco, ha fatto capire che può superare tutti e che può compiere l’impresa delle imprese. L’oro è il sogno di questa squadra, ora davvero vicinissima ad agguantarlo e a entrare nella leggenda. Non avevamo mai battuto il Brasile alle Olimpiadi fino a pochi giorni fa: potremmo ripeterci nel momento più importante…
Wallace, Lucas, Bruninho, Lucarelli, Sergio: uno squadrone supportato da 12000 spettatori, alla quarta finale consecutiva, motivata a riscattare le sconfitte di Pechino 2008 (contra gli USA) e Londra 2012 (contro la Russia). Dall’altra parte i Guerrieri Coraggiosi che daranno il tutto per tutto per sovvertire il fattore campo, far piangere il Maracanazinho e laurearsi Campioni Olimpici: Zaytsev, Juantorena, Lanza Giannelli, Birarelli, Buti, Colaci sono pronti…
stefano.villa@oasport.it
Nany74
20 Agosto 2016 at 20:10
Ci stavo pensando stasera, tanto per non andare a fondo su ogni stupidaggine: immagino che i gironi e le relative date + orario di gioco fossero già definite da mesi. Probabilmente gli organizzatori contavano che fosse il Brasile a vincere il girone e questo gli avrebbe permesso di riposare un po’ di più prima della finale (tanto per non aiutare nessuno che gioca in casa). Vincendo noi il girone ci siamo guadagnati questo diritto, MA…..noi abbiamo sudato 5 set (4 dai, quello perso a 9 non lo considero…), con un dispendio di energie (soprattutto mentali) allucinante e invece il Brasile ha tranquillamente passeggiato sulla peggiore Russia mai vista negli ultimi 10 anni: anche in questo caso, la nostra “fortuna” è stata subito bilanciata da qualcosa che potrebbe avvantaggiare ancora di più i nostri avversari. Insomma, ogni volta che ci capita qualcosa di buono, c’è sempre pronta la sorte a ricordarci che noi le cose ce le dobbiamo sudare 3 volte….e la cosa mi da un po’ sui nervi, perchè è sempre così. In ogni caso, c’è poco da auspicare o immaginare: bisogna giocare, niente primo set con il braccino (come giustamente fatto notare in altri commenti), non cedere alle sceneggiate di Bernardo e fare le cose giuste quando serve. Battuta su Lucarelli e marcare Lucas insieme a quell’australopiteco di Wallace. Il resto è gioco nostro!!
Ah giusto, quasi dimenticavo: Brasile – Germania di calcio? ….dai che si vedono un po’ di goal!!!!! Hihihihihihih…
Luca46
20 Agosto 2016 at 23:45
Paradossalmente essendo (a mio avviso) questo Brasile non il migliore degli ultimi tempi e non imbattibile e avendo giocato una semifinale tra virgolette facile può essere invece uno svantaggio. Una partita tosta poteva permettere al Brasile di crescere ancora. Noi invece spero che abbiamo capito cosa significa non mollare mai, restare concentrati su ogni palla e giocare per la squadra. Se miglioriamo a muro e continuiamo a servire così il Brasile dovrà farsene una ragione.