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Atletica, Paralimpiadi Rio 2016: Martina Caironi, l’oro dopo l’argento del lungo?

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Medagliata d’argento nel salto in lungo T42, Martina Caironi tornerà in gara quest’oggi per i 100 metri, specialità nella quale punta con decisione all’oro. Dopo essere stata la prima medagliata italiana dell’atletica leggera, la portabandiera azzurra spera di salire sul gradino più alto del podio nella prova della linea retta.

Nata ad Alzano Lombardo il 13 settembre 1989, la sprinter Martina Caironi guiderà la delegazione azzurra in occasione della cerimonia d’apertura dei Giochi Paralimpici di Rio 2016, programmati nella città brasiliana dal 7 al 18 settembre. L’atleta lombarda sarà alla sua seconda esperienza paralimpica, dopo aver conquistato la medaglia d’oro a Londra 2012 nei 100 metri della categoria T42, ed aver stabilito, ai Mondiali di Doha 2015, l’incredibile record del mondo di 14″61, abbattendo la barriera dei 15″ per la prima volta per un’atleta con protesi.

Come molti atleti paralimpici, la storia della portabandiera azzurra è caratterizzata da un evento tragico che viene tramutato in ricchezza: all’età di diciotto anni, Martina ebbe infatti un terribile incidente in motorino e perse una gamba, evento che avrebbe tramutato in un possibile incubo la vita di una qualsiasi ragazza così giovane coinvolta in una tale disgrazia. L’esempio che Martina offre alle tante persone che si trovano in situazioni simili è proprio quello di non perdere la speranza e di lottare con tutte le proprie forze per raggiungere i propri obiettivi: la bergamasca si ispirò alle imprese sportive di Oscar Pistorius, allora simbolo dello sport paralimpico, ed a sua volta è stata esempio per altri atleti, come Monica Contraffatto, caporale dell’Esercito che ha deciso di dedicarsi all’atletica leggera dopo aver perso una gamba in Afghanistan.

Proprio queste ragioni, oltre alle sue grandi prestazioni sportive, hanno determinato la scelta di Martina Caironi per un ruolo così importante come quello di portabandiera. A spiegarlo è stato il presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), Luca Pancalli, che così si espresse al momento della decisione: “Sono stato in grande difficoltà a presentare la proposta di nomina perché tanti sarebbero stati gli atleti che avrebbero meritato questo onore ed avere l’imbarazzo della scelta è qualcosa di bello e positivo. Alla fine ho scelto Martina Caironi non tanto per i suoi risultati agonistici ma soprattutto per il modo in cui interpreta il suo essere atleta. Una persona che porta la voce del nostro movimento in maniera umile e con il profilo basso“.

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giulio.chinappi@oasport.it

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