Biathlon
Biathlon, Karin Oberhofer: “Mi devo concentrare sul lavoro, senza pensare troppo. Curo i dettagli”
A 60 giorni dal via della Coppa del Mondo di biathlon 2016/2017, abbiamo il piacere di intervistare Karin Oberhofer. L’atleta 31enne dell’Esercito è entrata nella storia azzurra ai Mondiali di Kontiolahti, dove ha conquistato due medaglie di bronzo nella mass start e nella staffetta con Lisa Vittozzi, Nicole Gontier e Dorothea Wierer. Sempre nella prova a squadre è stata protagonista lo scorso anno del primo storico successo ad Hochfilzen, sede della prossima competizione iridata. L’azzurra è pronta per iniziare un’altra stagione tra le big del circuito internazionale.
Dopo i numerosi errori commessi ai campionati italiani, hai saputo riscattarti con un’ ottima prova nella gara individuale di Hochfilzen, valida per i Campionati Austriaci. Come valuti questi primi test stagionali sugli skiroll?
“Quest’estate ho cambiato e affinato alcuni particolari e sinceramente bisogna avere un po’ di pazienza per tornare ad avere la giusta confidenza. La forma non c’é ancora, ma sono sicura di aver lavorato tanto e quindi, per il momento, sono contenta così. Spero di essere pronta quando iniziano le gare vere”.
Tra due mesi prenderà il via la stagione invernale, come sta procedendo la preparazione, sia atletica che al tiro? Hai cambiato qualcosa a livello di carabina e/o stile di sciata?
“Sì, come dicevo, è stata un’estate con diversi cambiamenti: ho lavorato tanto sulla tecnica e ho cambiato il calciolo del fucile”.
La passata stagione hai disputato delle ottime gare in Coppa del Mondo, in particolare ad Anterselva e Oestersund, ma a differenza delle ultime annate non è arrivato il podio a livello individuale. Cosa non ha funzionato?
“E’ sempre difficile indicare cosa non ha funzionato. Probabilmente non si tratta di un solo fattore però mi piace anche ricordare che sono sempre cresciuta e ho migliorato tanto nelle annate precedenti, stagione dopo stagione, e che ad un certo livello diventa sempre più difficile continuare a migliorare ulteriormente. Con questo non voglio dire che sono soddisfatta della mia scorsa stagione o che sono appagata, ma semplicemente se guardo indietro e penso ai miei primi anni, sono certamente contenta dei miei risultati”.
Al poligono ti sei confermata complessivamente con buone percentuali, sopra l’80% sia a terra e soprattutto nelle serie in piedi, sei soddisfatta?
“Mi riallaccio alla risposta di prima: contenta dei miei risultati complessivamente lo sono, però non io non sono quasi mai soddisfatta, Anche al tiro non posso dire di essere soddisfatta. Io cerco sempre di migliorarmi, di non fermarmi mai, di affinare i dettagli. Sono una ragazza a cui piace molto faticare, lavorare su me stessa, sui dettagli. Non guardo tanto i numeri o le percentuali, per me contano molto di più le sensazioni di ogni singolo momento”.
L’obiettivo per la maggior parte degli atleti è concentrato sui Mondiali di Hochfilzen. Avete già svolto due raduni in Austria, sebbene sugli skiroll: pensi che questo possa essere un vantaggio in vista della competizione iridata? Che tipologie di allenamento avete svolto in ritiro finora?
“Non penso rappresenti un vantaggio. Sicuramente Hochfilzen è una località molto interessante e soprattutto adatta per svolgere i nostri raduni, siamo stati molto bene e abbiamo svolto la nostra preparazione estiva al meglio. Ma poi in inverno é tutto diverso. Vedremo…Comunque io non sono un’atleta che punta solo ai Mondiali: per me sono importanti tutte le gare”.
Sempre ad Hochfilzen, è arrivata a novembre la prima vittoria italiana nella staffetta femminile, anche grazie alla tua solida prestazione in seconda frazione. Che ricordo hai di quella giornata?
“Fantastico. E’ stato bellissimo. Sono riuscita ad essere concentrata e a fare il mio lavoro. Quella vittoria con le altre ragazze non la dimenticherò mai, perché vincere in staffetta è qualcosa di incredibile e forse è quella che gratifica di più anche i nostri tecnici. Il festeggiare insieme è stato un momento indelebile nella mia memoria”.
Guardando a te stessa, quale ritieni essere il tuo obiettivo in questa stagione e dove devi lavorare di più per migliorare?
“Quello che desidero e a cui punto maggiormente è la costanza. La stagione scorsa ho vissuto tanti alti e bassi e per questo per me è stata difficile. Mi devo concentrare sul lavoro e non pensare troppo. Il pensare troppo spesso mi frega!”.
La squadra femminile azzurra, come hanno dimostrato i risultati della passata stagione, è la più competitiva di sempre. Come ti trovi nel gruppo e quale tra le tue compagne ti aiuta e ti motiva di più durante i ritiri?
“Siamo un bel gruppo, sia di ragazze…ma anche di ragazzi e soprattutto abbiamo un bel gruppo di tecnici. Sono molto bravi e riescono ad organizzare il lavoro tenendo conto delle esigenze e delle caratteristiche di ciascuno di noi. Tornando al gruppo femminile, ci sosteniamo tutte e ognuna ha qualcosa da imparare dall’altra ed è molto motivante”.
Anterselva 2020: un obiettivo che aggiunge ulteriore motivazione, per te e per tutto il gruppo azzurro
“E’ un grande risultato per il biathlon italiano. Sinceramente io non so se nel 2020 sarò ancora in attività ma in ogni caso sono certa che saranno Mondiali stupendi!”.
Con il ritiro di Christian De Lorenzi sei diventata l’atleta più esperta nel gruppo azzurro: cerchi di dare consigli alle tue compagne più giovani, ad esempio Lisa Vittozzi, per poter crescere e rendere al meglio?
“In realtà direi di no perché ognuno di noi è consapevole delle proprie potenzialità e sa perfettamente cosa deve fare!”.
In Val Ridanna spesso ti alleni in compagnia di Federica Sanfilippo, atleta in crescita di risultati e che è riuscita già a salire sul podio in Coppa del Mondo: un’amica, ma anche una motivazione in più per dare il massimo anche negli allenamenti a casa…
“Sicuramente: è bello allenarmi con Fedi. Qualche allenamento lo facciamo insieme e qualcun altro invece ciascuno per proprio conto ma in ogni caso riusciamo sempre ad organizzarci bene. Sono molto contenta del nostro rapporto”.
Foto: Romeo Deganello
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