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Calcio, qualificazioni Europei 2017 Under 21: vietato sbagliare contro Andorra

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Quattro punti per volare agli Europei, tre da prendere oggi a La Spezia. Obbligata a vincere l’Under 21 di Gigi Di Biagio che alle ore 18.30 se la vedrà con Andorra. Battendo la nazionale dei Pirenei e in caso di mancato successo della Serbia in casa contro l’Irlanda, gli azzurri sarebbero aritmeticamente qualificati per l’Europeo in programma nel 2017 in Polonia.

Hanno cambiato allenatore e hanno cambiato modo di giocare, ma penso che al di là dell’Andorra il problema siamo noi: se daremo ritmo e giocheremo come c’è riuscito spesso in questi due anni, non ci dovrebbero essere problemi. Quindi dovremo aggredire l’avversario fin dal primo minuto, sperando di non ripetere il primo tempo di Andorra” ha dichiarato il ct azzurro che scioglierà in queste ore gli ultimi dubbi di formazione. “Mazzitelli ha un problema all’alluce e vedremo domattina se ce la farà a recuperare. Nella mia testa ho 7-8 certezze, il resto lo valuteremo in base alle risposte che mi daranno i giocatori”. 

DI FRANCESCO IN RAMPA DI LANCIO Questi probabili 3-4 cambi rispetto all’undici anti-Serbia riguarderanno sopratutto le corsie laterali. Come terzino sinistro potrebbe infatti essere schierato uno tra Davide Calabria e Adam Masina al posto di Nicola Murru. Il terzino cagliaritano, autore di un discreto inizio di stagione con la maglia rossoblu, non ha infatti brillato nel match contro i serbi, risultando troppo timido nell’azione del vantaggio serbo. A centrocampo ghiotte possibilità di partire dal primo minuto per Federico Di Francesco, subito decisivo al debutto con la selezione giovanile. Figlio d’arte esploso nella passata stagione a Lanciano, l’attuale esterno del Bologna sta dimostrando di avere la stoffa per ripercorrere la carriera del padre. In attacco ballottaggio tra Gaetano Monachello e Lorenzo Rosseti come spalla di Alberto Cerri, quest’ultimo straripante nel match di venerdì.

ANDORRA E LA SINDROME DI LUCENDO Ultimi della classe, gli andorrani si sono comunque tolti la soddisfazione di battere la Lituania. Difficile tuttavia aspettarsi qualcosa di diverso rispetto al match di andata vinto dagli azzurrini nel finale. Difesa e accenni di contropiede dovrebbero essere il leitmotiv anche del nuovo ct Jesus Lucendo (in precedenza vice di Justo Ruiz), passato alla storia per aver giocato una partita da titolare con il Barcellona. Il fatto si verificò nel 1989, quando l’allora 19enne appartenente alla squadra C azulgrana venne schierato titolare da Johann Cruyff. 57 minuti di gloria nella sconfitta contro il Valladolid per un giocatore che venne subito issato come capro espiatorio dalla stampa. Lucendo non giocò mai più a quei livelli (nemmeno in serie B), dando il meglio di sé con la maglia del Futbol Club Andorra. Da lì il cambio di nazionalità e la nascita della sindrome de Lucendo, attribuibile a tutti quei calciatori sconosciuti schierati a sorpresa e incapaci di riconfermarsi a grandi livelli.

francesco.drago@oasport.it

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