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Ciclismo, Davide Cassani: “Viviani può fare il capitano ai Mondiali. Abbiamo una bella squadra”

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Ai Mondiali di ciclismo su strada che si svolgeranno ad ottobre in Qatar, l’Italia non partirà con i favori del pronostico. Il percorso è disegnato su misura per i velocisti. A noi manca un Cavendish, Kittel o Greipel, eppure il ct Davide Cassani è convinto che non manchino i presupposti per far bene, come ha rivelato al Corriere dello Sport: “E’ vero, partiamo da outsider, ma questo non significa che non siamo una bella squadra. Sette nomi li ho già“.

Il 55enne di Faenza individua i candidati all’oro iridato: “Greipel, Kittel, Kristoff, Bouhanni. Certamente anche Cavendish, Gaviria e Sagan. E Boonen, che in Qatar ha corso e vinto moltissimo“.

Cassani pensa ad Elia Viviani come capitano della Nazionale: “Vorrei avere un uomo di riferimento. Vediamo come arriviamo al Mondiale. La vittoria di Rio avrà dato a Elia una fiducia che prima non poteva avere. Non è uno che si siede sugli allori e molti dei velocisti di cui parlavamo prima li ha battuti“.

Il ct spiega che tipo di corsa si aspetta: “Dovrebbero esserci tra i 32 e 35 gradi, e può esserci molto vento. La difficoltà sono i primi 150 km nel deserto, la corsa si potrebbe anche decidere lì“.

L’Italia potrebbe affidarsi ad un ‘treno’ come ai tempi di Mario Cipollini a Zolder 2002? Cassani non lo esclude: “Sì, perché corridori come Sabatini, Guarnieri e Trentin fanno abitualmente questo lavoro“.

Infine sulla favoritissima Germania: “Sono soltanto in sei, vogliono vincere tutti e non mi risulta vadano particolarmente d’accordo, a differenza dei nostri“.

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