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Ciclismo femminile: bilancio positivo per l’Italia dopo l’Europeo su strada ma si può fare ancora meglio

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Si sono da poco conclusi i Campionati europei di ciclismo su strada ospitati dalla cittadina francese di Plumelec (Bretagna). La rassegna continentale ha messo in luce l’ottimo stato di salute del settore femminile. Sono brillati talenti che conoscevamo bene come quello di Elisa Longo Borghini (bronzo nella prova in linea vinta dall’olandese Anna Van Der Breggen) e altri che, forse, conoscevamo meno, come quelli di Lisa Morzenti e Alessia Vigilia, passando per Elisa Balsamo, Letizia Paternoster e altre atlete che hanno contribuito a questo buon risultato complessivo.

Da un’Elisa a un’altra: dalla Longo Borghini alla Balsamo. Dal bronzo olimpico della prima ai numerosi titoli giovanili della seconda. In Francia, Elisa Balsamo, piemontese, è stata coadiuvata da una squadra importante in cui erano presenti nomi come Letizia Paternoster (quarta classificata) e Nicole D’Agostin, Elena Pirrone e Silvia Pollicini. La cuneese, però, non è solo abile su strada ma anche una brava pistard, capace di raggiungere obiettivi molto importanti come il Mondiale e l’Europeo Junior in cui, quest’anno, ha vinto l’oro nell’omnium. Campionessa mondiale ed europea su pista, vicecampionessa d’Europa su strada (nella prova in linea).

Si è detto di come l’Europeo francese sia stato positivo per i colori azzurri, soprattutto in ottica futura. Ricordiamo come questa manifestazione si sia aperta ancora meglio di come si sia conclusa: al termine della prima giornata, infatti, l’Italia era in testa al medagliere con un oro e un argento grazie alla splendida doppietta Morzenti-Vigilia nella cronometro delle Junior che è stata, di fatto, la gara che ha aperto le danze a Plumelec.

L’Italia dei pedali “in rosa” ritorna dunque a casa con un 1 oro (Lisa Morzenti), 2 argenti (Alessia Vigilia, Elisa Balsamo) e 1 bronzo (Elisa Longo Borghini): un bottino che ha messo in luce il grande vivaio azzurro ma che potrà, certamente, essere migliorato in futuro.

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Foto: Twitter Federciclismo

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