Ciclismo
Giro di Lombardia 2016, i favoriti: cinque nomi da seguire tra le foglie morte
Sabato, il primo giorno di ottobre, si disputerà l’edizione numero 110 del Giro di Lombardia, quinta e ultima classica monumento della stagione ciclistica. Percorso duro, quasi 4500 metri di dislivello con partenza da Como e arrivo a Bergamo, con lo strappo di Bergamo Alta a incorniciare gli ultimi chilometri. Anticipato per lasciare spazio al Mondiale di Doha, ecco cinque nomi che partiranno con favori del pronostico nella gara di sabato in base alla startlist attuale.
Campione olimpico in carica, non possiamo escludere il belga Greg Van Avermaet, nonostante il percorso paia troppo selettivo per lui. L’atleta della Bmc, in questo 2016, ha mostrato ottime doti di scalatore: basterà per superare le asperità concentrate negli ultimi 100 chilometri di gara? Dovesse scollinare con i primi sul Selvino, gli si potrebbero spalancare davanti le porte per la conquista della prima Monumento di una carriera che potrebbe essere svoltata definitivamente in quel di Rio. Lo strappo finale è adatto ad un corridore da Fiandre come è lui: è una scommessa? Dopo quello che ha fatto vedere alle Olimpiadi non può essere escluso da questa rosa.
Al Giro dell’Emilia ha impressionato, con un’accelerazione fulminante nell’ultimo tratto del San Luca. Secondo al Giro d’Italia, terzo alla Vuelta a España: Esteban Chaves è sbocciato in maniera definitiva ed è alla ricerca di un successo di peso che lo consacri tra i grandissimi. La condizione è eccezionale e il percorso si adatta. Lo scorso anno ha chiuso ottavo, ma di acqua sotto i ponti ne è passata iosa e il giovane colombiano dell’Orica-BikeExchange è cresciuto ulteriormente. Da valutare nel finale, dove potrebbe pagare un fisico forse troppo minuto e leggero.
Nonostante il secondo posto del Tour de France, Romain Bardet potrebbe trovarsi addirittura meglio nelle classiche e nelle corse di un giorno rispetto ai grandi giri. È dotato di buona improvvisazione e di un bello scatto, doti essenziali per questo genere di gare. Sul San Luca di Bologna si è inchinato solo a Chaves, qui potrebbe regalare una bella vittoria all’Ag2r la Mondiale. Nelle Monumento è entrato solo una volta nei 10, ma prima del mese di luglio non aveva neanche dato l’impressione di poter chiudere la Grande Boucle sul podio.
Restiamo Oltralpe per l’effervescente Julian Alaphilippe, concentrato di foga e voglia di fare. Spesso e volentieri si perde nelle fasi cruciali di gara e non riesce a raccogliere quanto potrebbe. Ha carisma e tanta forza, come dimostra il secondo posto alla Liegi nel 2015 dietro solamente ad un imbattibile Valverde. Rispetto agli altri è anche dotato di uno spunto veloce non indifferente e questo potrebbe tornargli molto utile in caso di volata ristretta. In casa Etixx-QuickStep potrebbe fare gioco a due con il sempre pericoloso Dan Martin, che Il Lombardia l’ha vinto nel 2015.
Chiudiamo con l’Italia e con Diego Ulissi (Lampre-Merida), alla ricerca dell’appuntamento spesso mancato con un piazzamento di prestigio nelle corse più impegnative del calendario. Potrebbe pagare chilometraggio, dislivello e corsa dura, che attualmente sembrano essere ancora i suoi punti deboli, nonostante sia cresciuto anche sotto questo aspetto. Nel finale è pericoloso per tutti, tra gli atleti abili in salita è molto veloce in volata rispetto alla media degli avversari diretti. Da qui, ultima chiamata del 2016, può fare il salto di qualità definitivo, anche in ottica futura.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Pier Colombo