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Golf, Open d’Italia, bilancio da sogno. Molinari è il mago della pioggia, Willett guida l’armata britannica

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Quattro anni e 135 giorni. Questo è il tempo trascorso dall’Open de España 2012, ultimo torneo vinto da Francesco Molinari prima del trionfo di ieri nel 73° Open d’Italia. Oltre 20mila persone lo hanno incitato dagli spalti del Golf Club Milano e persino una pacifica invasione di campo lo ha accompagnato verso gli ultimi colpi di un percorso sensazionale, chiuso con un formidabile -22 davanti al golfista europeo più quotato del momento, quel Danny Willett che di recente ha anche sconfitto il baby fenomeno Jordan Spieth al Master di Augusta. A 34 anni, quando ormai secondo i critici più spietati la sua carriera stava volgendo verso un inesorabile tramonto, Chicco Molinari si è inventato un capolavoro, restando nelle prime posizioni della classifica dall’inizio alla fine senza compiere un solo passo falso (appena 4 bogey in tutta la gara) e resistendo alla rimonta dell’inglese Willett nell’unico lieve momento di difficoltà dell’intero torneo. L’azzurro ha conservato un punto di vantaggio sul britannico grazie ad un sontuoso secondo colpo sull’ultima buca, una scelta rischiosa ma efficace che gli ha consegnato, di fatto, la coppa e il ricchissimo premio da 500mila euro destinato al primo classificato. Per lui si tratta di uno storico bis dopo il trionfo nel 2006 che lo ha consacrato tra i migliori golfisti del pianeta e ha inaugurato un quinquennio d’oro, prima del lungo digiuno e dell’odierna resurrezione. E chissà che Darren Clarke, capitano della formazione europea di Ryder Cup, non si stia già pentendo di non averlo selezionato per il suo team…

Dietro la coppia d’oro che ha entusiasmato gli spettatori del Golf Club Milano, si sono piazzati a pari merito lo spagnolo Nacho Elvira e l’inglese Chris Paisley, ma scrutando la classifica finale è evidente il predominio iberico e britannico nella parte alta della graduatoria. Eccezion fatta per Molinari e per il francese Levy (crollato alla fine dopo un fantastico terzo giro), infatti, ad occupare le prime undici posizioni della classifica sono soltanto atleti britannici e iberici, il che avvalora ulteriormente l’impresa del più grande golfista italiano del nuovo millennio. La vera protagonista dei primi tre giorni dell’Open d’Italia, tuttavia, è stata la pioggia, che ha letteralmente scombussolato il programma del torneo costringendo i partecipanti ad un autentico tour de force, ammorbidito soltanto dal taglio di cui sono rimasti vittime tanti atleti illustri, primo fra tutti quel Lee Westwood che alla vigilia della contesa aveva snobbato l’evento affermando di non sapere neppure perché si trovasse in Italia a disputare il torneo. Anonima anche la prova del tedesco Martin Kaymer, atteso tra i principali protagonisti dell’Open, ma rimasto sempre ai margini della classifica con un anonimo 20° posto finale. La scarsa continuità di rendimento, invece, ha frenato l’ascesa dei due svedesi Rikard Karlberg (ex detentore del trofeo) e Robert Karlsson, presenti a lungo nelle prime posizioni prima del tracollo negli ultimi due giri. Karlberg ha concluso la gara al 12° posto dopo un mediocre par al terzo giro, mentre Karlsson ha completato l’ultimo round con un pessimo +3 che lo ha relegato in 30a posizione.

Tra le fila azzurre, il successo di Molinari ha oscurato l’ottima prova di Nicolò Ravano, che ha chiuso con un -11 di tutto rispetto, ma nel complesso la prestazione complessiva degli altri atleti di punta del Bel Paese non è stata all’altezza delle aspettative. Nino Bertasio (-7) ha concluso la gara al 45° posto, mentre Renato Paratore (-2) si è piazzato in 75a posizione alle spalle anche di Andrea Pavan (-4). Pessima, inoltre, la prova di Edoardo Molinari e Matteo Manassero, che non sono riusciti neppure a superare il taglio e sono rimasti fuori dai giochi già a metà gara. Da segnalare, infine, l‘ottima impressione destata dall’amateur Federico Zucchetti, autore di un superbo primo giro, non confermato purtroppo nel secondo round. Se acquisirà continuità di rendimento e convinzione nei suoi mezzi, Zucchetti potrà aspirare ad un ruolo di primo piano nel panorama del golf azzurro.

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Foto: Twitter Open d’Italia

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