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Golf, Ryder Cup 2016. Team USA favorito d’obbligo, ma guai a dare l’Europa per spacciata…

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Passata la sbornia emotiva per lo straordinario trionfo di Francesco Molinari nel 73° Open d’Italia, lo sguardo del mondo intero è proiettato ora sulla Ryder Cup, che si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre all’Hazeltine National Golf Club di Chaska, nel Minnesota. L’evento più atteso dell’anno vedrà confrontarsi due selezioni composte dai migliori golfisti dell’Europa e degli Stati Uniti d’America in una sfida che nelle ultime tre edizioni ha visto prevalere la squadra del vecchio continente.

Gli statunitensi hanno tutta l’intenzione di riprendersi un titolo che manca da ben 8 anni e proveranno a sfruttare al meglio il fattore campo per rifarsi delle scoppole che con cadenza biennale hanno dovuto incassare. Per la seconda volta dopo l’esperienza del 2012 a Medinah, il capitano del team USA sarà Davis Love III, il quale non ha ancora sciolto le riserve sulla quarta wild card, che sarà annunciata domenica 25 settembre. Gli otto componenti che si sono guadagnati di diritto la qualificazione grazie ai risultati ottenuti in stagione sono Dustin Johnson, Jordan Spieth, Phil Mickelson, Patrick Reed, Jimmy Walker, Brooks Koepka, Brandt Snedeker e Zach Johnson, a cui si aggiungono i tre “captain’s picks” assegnati a Rickie Fowler, J.B. Holmes e Matt Kuchar. Sarà l’esperto Phil Mickelson, giunto all’undicesima partecipazione consecutiva alla Ryder Cup, a guidare a 46 anni la selezione a stelle e strisce, forte di una continuità di rendimento che lo ha portato a vincere 5 Major in carriera. Ma le frecce all’arco del team USA sono davvero tante. Jordan Spieth a 23 anni può già vantare due Major nel 2015, l’Augusta Masters e lo US Open, oltre ad altri 6 tornei del PGA Tour, mentre Dustin Johnson è reduce dai trionfi nello US Open 2016 e nel recente BMW Championship. Anche Zach Johnson, Jimmy Walker e Patrick Reed rappresentano autentiche garanzie e sono apparsi in gran forma durante tutto l’arco della stagione. L’unico esordiente della selezione americana è Brooks Koepka, atleta senza picchi di rendimento ma dotato di una solidità mentale fuori dal comune.

Sul fronte opposto, il capitano Darren Clarke ha già reso nota l’assegnazione delle tre wild card a sua disposizione, pertanto i dodici rappresentanti del team Europa sono già ampiamente definiti. Si tratta di Rory McIlroy (Irlanda del Nord), Danny Willett, Chris Wood, Justin Rose, Andy Sullivan e Matthew Fitzpatrick (Inghilterra), Henrik Stenson (Svezia), Sergio Garcia e Rafa Cabrera Bello (Spagna), a cui si aggiungono gli esperti Lee Westwood (Inghilterra) e Martin Kaymer (Germania) e il giovane talento Thomas Pieters (Belgio). La selezione europea annovera al suo interno sei esordienti (Fitzpatrick, Cabrera Bello, Sullivan, Wood, Willett e Pieters) tra i nove qualificati di diritto al torneo e la qualità complessiva appare inferiore rispetto alle recenti trionfali edizioni. Oltre al solito straordinario Rory McIlroy (12 vittorie nel PGA Tour, tra cui 4 Major), reduce dal successo nel Deutsche Bank Championship, il team del vecchio continente potrà contare sulla repentina ascesa di Danny Willett, detentore dell’Augusta Masters, apparso in gran forma in occasione dell’Open d’Italia appena concluso, durante il quale ha impensierito Francesco Molinari fino all’ultima buca. La truppa britannica farà leva anche sul campione olimpico Justin Rose e sull’ex numero 1 al mondo Lee Westwood, che Clarke si augura possa tornare a sfoderare i suoi celebri colpi da fuoriclasse nel momento più importante dopo un’annata piena di alti e bassi. L’Open d’Italia, tuttavia, ha messo in evidenza i limiti attuali di gran parte della compagine guidata da Clarke: gli inglesi Fitzpatrick, Sullivan e Wood e lo spagnolo Cabrera Bello sono rimasti ai margini delle posizioni che contano e persino il tedesco Kaymer (due Major in carriera) non ha entusiasmato, nonostante sia stato presentato alla vigilia tra i protagonisti annunciati del torneo.

I favori del pronostico, dunque, pendono tutti dalla parte del team USA, ma l’Europa ha dimostrato nelle ultime otto edizioni di saper fare gruppo nei momenti decisivi, ribaltando spesso le previsioni. Il green dell’Hazeltine National Golf Club sarà il giudice supremo di un evento che regalerà di sicuro tante emozioni.

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Foto: Twitter Ryder Cup Team EUR

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