Hockey ghiaccio
Hockey su ghiaccio, Preolimpico Oslo 2016 – Il ct dell’Italia Mair: “Paghiamo gap fisico, ma la nostra forza è il gruppo”
Il ct dell’Italia di hockey su ghiaccio Stefan Mair ha parlato al sito della Fisg alla vigilia del torneo preolimpico che comincerà oggi alle 16 a Oslo contro la Francia. Il Blue Team cerca una difficilissima qualificazione a PyeongChang 2018 in un quadrangolare che promuoverà in Corea del Sud solo una tra azzurri, transalpini, padroni di casa e Kazakistan.
“Sono davvero molto contento dell’impegno dei ragazzi in queste settimane insieme – ha detto Mair, in carica dal 2014 -. Ovviamente il raduno è stato un po’ spezzettato soprattutto a causa degli impegni dei giocatori che giocano in club stranieri, ma questo ci ha permesso di lavorare sull’intero gruppo provando diversi tipi di formazione e diverse combinazioni di linee che potranno tornarci utili durante il torneo. Si nota ancora chi si allena da tempo e chi invece ha ripreso più tardi, ma insieme si è cercato di alzare lo stato di forma complessivo“.
Qualche giorno fa il 2-1 ai supplementari contro la Slovenia guidata dalla stella NHL Anze Kopitar, seppur in amichevole, è servito per dare morale al gruppo: “Aver giocato contro la Slovenia e averla battuta è stato davvero importante, soprattutto per il morale. Affrontare un campione come Kopitar, che i ragazzi non si aspettavano di vedere in campo, ci ha in qualche modo condizionato, almeno all’inizio. Abbiamo approcciato la gara contratti, con troppo timore reverenziale, e lì è stato importante il ruolo dei nostri portieri, Bernard e Cloutier, che ci hanno tenuto in partita quando gli sloveni proponevano un ritmo altissimo. Nel secondo tempo siamo cresciuti e il gol del pareggio ci ha sbloccato anche mentalmente. Abbiamo preso fiducia e mentre loro calavano noi abbiamo alzato ancora il ritmo: un aspetto, guardando ai prossimi giorni, che mi fa ben sperare“.
Qual è la vera forza dell’Italia? Mair non ha dubbi: “Senza dubbio il gruppo. Per farcela dobbiamo lavorare di squadra, credere nei nostri mezzi e dare tutto, a maggior ragione in questo momento in cui soffriamo per l’assenza di due o tre pedine importanti. Dal punto di vista tecnico pattiniamo bene; riponiamo poi le nostre speranze soprattutto sul blocco difensivo. Abbiamo come detto due portieri molto affidabili e un reparto arretrato molto ben organizzato che negli scorsi Mondiali ha concesso solo 4 gol in 5 partite in condizioni di 5 contro 5: se restiamo concentrati possiamo superare i momenti di difficoltà che capitano in tutti i match per poi colpire in ripartenza con le nostre armi“.
Eppure le difficoltà non mancheranno, visto il valore delle tre squadre avversarie: “In questo genere di tornei la prima partita è sempre importantissima perché indirizza tutto l’andamento della competizione: noi speriamo di partire forte per mettere la strada in discesa. Non credo ci siano favoriti e la differenza tra le nostre avversarie è minima: la Norvegia gioca in casa, la Francia ha giocatori d’esperienza e tecnici che pattinano veloci e pure il Kazakistan ha un bagaglio tecnico di alto livello. Se restiamo uniti e giochiamo da squadra possiamo giocarci le nostre carte fino in fondo“.
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
francesco.caligaris@oasport.it
Foto: Carola Semino