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Artistica
Jury Chechi verso la Presidenza: “Gli ingredienti per la nuova Ginnastica: impianti, formazione, giuria, risorse. Non siamo solo il reality, no a piccoli obiettivi”
Jury Chechi ha parlato in pubblico per la prima volta dopo aver ufficializzato la sua candidatura a Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia. L’intervento di qualche settimana fa al quotidiano La Repubblica aveva tolto qualsivoglia dubbio su una discesa in campo già nota nel circuito da diversi mesi.
Il 46enne toscano è intervenuto in occasione dell’Incontro Regionale Veneto Plenario che si è svolto sabato 17 settembre a Padova. Di seguito un riassunto ampio e sostanzioso che ripercorre i punti salienti del discorso del Campione Olimpico di Atlanta 1996. Al termine il VIDEO dell’intervento integrale.
Ho maturato la decisione di candidarmi alla Presidenza della Federazione Ginnastica d’Italia alle prossime elezioni di dicembre. Ho voluto aspettare la fine dei Giochi Olimpici per ufficializzare la scelta.
C’è bisogno di una nuova stagione per questa Federazione. Non perché questa Federazione è messa male, perché comunque ha fatto cose buone, in alcuni ambiti. In altre ci sono delle criticità, lì bisogna intervenire e forse siamo anche in ritardo. Non è che dobbiamo fare delle rivoluzioni copernicane ma c’è bisogno di discontinuità, a mio parere.
Alcuni dicono che non ho esperienza e capacità gestionale e magari si rifanno alla mia vicepresidenza dal 2000 al 2004. Lì poco, ma qualcosa ho fatto e me ne prendo il merito. E la meritocrazia è un valore, in una società civile. Mi prendo il merito di aver preso gli accordi con l’Aeronautica e di aver gestito la maschile, ottenendo un buon risultato (due medaglie ad Atene, il suo bronzo agli anelli e l’oro di Igor Cassina alla sbarra, ndr), non mi prendo certamente il merito della ritmica ed è vero nel femminile ho fatto poco, qui c’è Enrico (Casella, attuale Direttore Tecnico del settore, ndr). Si parla però di 12 anni fa e non ho dubbi di avere le capacità per fare il Presidente: c’è bisogno di conoscere questo mondo, di prendere le persone giuste, metterle al posto giusto e farle lavorare.
Credo che anche sotto l’aspetto formale questa Federazione ha bisogno di qualcosa diverso. Negli ultimi 12 anni l’attuale governance della Federazione non mi ha coinvolto in nulla! È ovvio che io per questa candidatura abbia cercato appoggio altrove. Abbiamo organizzato gli Europei in Italia e non mi hanno invitato e sono quello che ha vinto più medaglie di tutti! Io Agabio l’ho sentito quattro volte in 12 anni… Non è polemica ma semplice realtà. Non sono il candidato di chi va contro la Federazione ma di chi vuole una nuova stagione.
Credo che Gherardo Tecchi ufficializzerà la sua candidatura ma non è la figura giusta se vogliamo rasserenare questo mondo, questa Federazione. Vi dico delle cose che vorrei fare:
- La Federazione deve mettere tutte le società nelle condizioni di fare attività: attrezzatura, impiantistica, logistica.
- Investire nella formazione. Ne parlavo prima con Enrico (Casella, ndr). Il nostro sport non è teorico, si fa in palestra in maniera continua. Ad esempio Enrico mi deve dire tre persone di fiducia su cui investire e che vanno nelle palestre.
- Ogni persona deve mantenere il suo ruolo. Mai un Presidente, un consigliere o un politico deve permettersi di intervenire nella gestione tecnica e nelle convocazioni
- Facciamo un progetto serio, strutturato, nazionale. Non è sufficiente il reality per raccontare quello che siamo! Non siamo solo questo. Dobbiamo portare i bambini in palestra! Un programma tecnico serio va fatto. Noi dobbiamo andare nelle scuole, dobbiamo fare promozione
- La giuria è un aspetto importante. Dobbiamo investirci. I nostri giudici devono essere preparati. Dobbiamo fare un’operazione di politica internazionale, essere capaci di farlo: se non siamo presenti diventa un problema. Non dobbiamo fare dei magheggi, ho una forte etica: è meglio una sconfitta pulita, che una vittoria sporca. Ma dobbiamo riuscire a mettere in risalto i nostri ragazzi.
Le risorse sono il nodo di tutto. Noi abbiamo un bilancio di 8,5 milioni di euro. Il 90% è dato dal Coni, poi ci sono i tesserati. Gli introiti che arrivano dalle sponsorizzazioni sono il 3%: è troppo poco! E questo indipendentemente dalle medaglie di Vanessa Ferrari e dalla ritmica: non cambia mai! Dobbiamo strutturarci per farlo: come Coni e Coni Servizi, vorrei Federginnastica e Federginnastica Servizi.
Non è detto che il governo darà 450 milioni di euro allo sport per sempre. Dobbiamo fare un passo in avanti… Se dopo 4 anni non ho raddoppiato questo aspetto posso tranquillamente dire che non sono le persone giuste. Dobbiamo fare di più: siamo una Federazione troppo grande per avere obiettivi così piccoli.
Nello stesso contesto Andrea Facci, Presidente della Corpo Libero Gymnastics Team di Padova, ha ufficializzato la propria candidatura come Consigliere Federale in rappresentanza del Veneto. Naturalmente il suo appoggio è tutto per Jury Chechi.