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Paralimpiadi Rio 2016: Alvise De Vidi, un campione senza tempo

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Sei Olimpiadi, 14 medaglie, oro sia nel nuoto che nell’atletica, capitano della nazionale di rugby in carrozzina. Questo il curriculum di uno dei più grandi campioni della storia non solo dello sport italiano, non solo paralimpico. Alvise De Vidi ci sarà anche a Rio de Janeiro, per la sua settima partecipazione olimpica. Un atleta semplicemente straordinario e un campione senza tempo.

La vita di Alvise cambia a 17 anni quando un tuffo sbagliato gli procura la frattura di due vertebre cervicali e lo costringe su una sedia a rotelle. Il nativo di San Biagio di Callalta non si abbatte e continua a praticare sport, dedicandosi all’inizio della carriera al nuoto. Subito risultati eccezionali, perchè alle Olimpiadi del 1988 a Seul arriva l’oro nei 25m farfalla ed un bronzo in staffetta.

L’acqua che gli aveva tolto una vita normale con quel tuffo, gli restituisce subito un’immensa gioia, ma Alvise decide di lasciarla e passare alla pista d’atletica, dove diventerà probabilmente il più grande atleta azzurro di tutti i tempi. Da Barcellona 1992 a Londra 2012 sei ori, tre argenti e tre bronzi, un palmares che solo i campioni leggendari possono avere. Poi una capacità incredibile di saper variare anche nelle distanze e di salire sul podio sia nei 100metri come nella maratona.

A Rio avrà 50 anni, ma arriverà in Brasile con la voglia di un ragazzino di poter competere con i migliori del mondo e di poter conquistare l’ennesima medaglia di una carriera probabilmente irripetibile e leggendaria.

 

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