Paralimpiadi
Paralimpiadi Rio 2016: le speranze di medaglia dell’Italia. Atletica e nuoto con grandi ambizioni
Come oramai noto, l’Italia prenderà parte ai Giochi Paralimpici di Rio 2016 con una delegazione composta da 101 atleti che gareggeranno in 14 discipline. Una spedizione record, che supera i 98 partecipanti di quattro anni fa, con l’obiettivo di migliorare anche il bottino finale, che a Londra 2012 fu di nove ori e ventotto medaglie totali. Vediamo, dunque, quali saranno le principali speranze per l’Italia in ciascuno degli sport dove saranno presenti gli azzurri.
ATLETICA LEGGERA – Scelta come portabandiera della delegazione azzurra, Martina Caironi sarà chiamata a difendere il titolo dei 100 metri nella categoria T42, prova nella quale è anche campionessa mondiale ed europea in carica, oltre che detentrice del record mondiale. La stessa lombarda classe 1989 dovrebbe essere in gara anche nel salto in lungo, gara che l’ha vista ottenere l’argento iridato a Doha 2015.
Nella velocità sarà da seguire anche Oxana Corso (100 e 200 T35): dopo i due argenti di Londra, la sprinter azzurra sembra aver acquisito la maturità giusta per compiere risultati di rilievo, realizzando la doppietta ai Mondiali 2013 di Lione e migliorando i suoi tempi fino a realizzare il record mondiale sulla distanza più breve.
Alessandro Di Lello sarà tra i favoriti della maratona T42, gara nella quale è stato campione mondiale nel 2013 e bronzo lo scorso anno, mentre Assunta Legnante proverà a confermarsi campionessa paralimpica del getto del peso F11, gara nella quale ha vinto due titoli iridati e stabilito numerosi primati mondiali.
Tra le medagliate ai recenti Europei di Grosseto ci sono anche Arjola Dedaj (100, 200 e lungo T11) e Giusy Versace (100, 200 e 400 T43), ma chi vanta più metalli di tutti è il veterano Alvise De Vidi (100 e 400 T51), che con 12 medaglie paralimpiche è l’atleta azzurro più vittorioso ai Giochi. Possibilità di medaglia anche per due atleti naturalizzati: Ruud Koutiki Tsilulu (400 T20), di origine congolese, ed Oney Tapia, (getto del peso e lancio del disco F11), proveniente da Cuba.
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CANOA – Veronica Yoko Plebani scriverà un pezzo di storia del paralimpismo azzurro, partecipando a Rio 2016 dopo aver gareggiato nello snowboard a Sochi 2014. Sia lei che Federico Mancarella hanno disputato diverse finali iridate, collezionando piazzamenti ai piedi del podio. Non saranno i favoriti, ma le medaglie non sono poi così lontane.
CANOTTAGGIO – Negli ultimi mondiali IPC l’Italia ha ottenuto risultati incoraggianti che spera di poter ripetere anche a Rio 2016. La barca di riferimento sarà il 4+LTAmix, prova nella quale gli azzurri sono saliti a più riprese sui podi iridati: Giuseppe Di Capua, Valentina Grassi, Florinda Trombetta e Tommaso Schettino vantano tutti almeno un podio mondiale, con Trombetta che fu protagonista anche nella vittoria dell’oro nel 2012.
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CICLISMO – Triplo medagliato a Londra 2012, Alex Zanardi è oramai il simbolo riconosciuto del ciclismo paralimpico azzurro. L’ex pilota di Formula 1 sarà ancora il favorito della classe H5 sia per la prova in linea che per quella a cronometro, e, considerando anche la staffetta, spera di poter realizzare addirittura un tris di ori, come agli ultimi Mondiali di Nottwil. Proprio nell’ultima rassegna iridata, l’Italia ha dominato la scena con quindici medaglie, di cui ben nove d’oro.
Oltre a Zanardi, potranno rimpinguare il bottino azzurro anche Luca Mazzone e Vittorio Podestà, che nelle rispettive categoria H2 ed H3 hanno a loro volta dominato le due prove individuali degli ultimi Campionati Mondiali IPC, prima di trionfare insieme al bolognese nella gara collettiva. Gli altri due ori li aveva invece conquistati Francesca Porcellato nella classe H3 femminile: la veterana del paralimpismo azzurro, dopo le medaglie vinte nell’atletica e nello sci di fondo, è pronta a collezionare nuove soddisfazioni anche in questa disciplina che ha abbracciato solo di recente.
Anche da parte di altri atleti ci si potrà comunque aspettare grandi soddisfazioni: pensiamo a Jenny Narcisi (C4), Andrea Tarlao (C5), Giorgio Farroni (T2) ed al tandem Emanuele Bersini / Riccardo Panizza, tutti medagliati a Nottwil.
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EQUITAZIONE – L’Italia, affidata al tecnico Laura Conz, è stata esemplare nel percorso di qualificazione ai Giochi, tanto da guadagnarsi il primo posto nel ranking paralimpico, posizione che le permetterà di schierare quattro binomi nelle prove delle Paralimpiadi di Rio 2016. Anche se il ranking non includeva le prime tre squadre degli ultimi Mondiali (Gran Bretagna, Paesi Bassi e Germania), resta comunque una classifica che testimonia dell’ottimo valore dei binomi azzurri, e della possibilità di lottare per una medaglia nella prova a squadre, dove l’Italia fu decima nella passata edizione.
A livello individuale, invece, l’indiziata numero uno per puntare al podio è la già citata Sara Morganti, che con Royal Delight ha già ottenuto grandi risultati nel Grado Ia. La quarantenne toscana, infatti, è stata una delle grandi protagoniste dei Giochi Mondiali di Caen 2014, dove ha vinto una medaglia d’oro ed una d’argento, mentre ai Campionati Europei è stata quattro volte medagliata di bronzo, salendo sul podio anche lo scorso anno a Deauville.
Grandi progressi ha fatto segnare anche la ventisettenne Francesca Salvadè, che in sella a Muggel 4 proverà a migliorare i due quattordicesimi posti che ottenne a Londra con Come On. Tornerà ai Giochi anche Silvia Veratti, classe 1961, in gara come nel 2012 su Zadok, mentre la novità rispetto all’edizione londinese è rappresentata da Luigi Ferdinando Acerbi, in gara con Quasimodo di San Patrignano. Intanto, il quartetto azzurro ha già ottenuto uno speciale premio di partecipazione di 8.000 euro per la qualificazione raggiunta.
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NUOTO – Il nuoto dovrebbe rivelarsi un’importante miniera di medaglie per l’Italia. Il protagonista annunciato è Federico Morlacchi (100 – 400 stile libero, 200 misti, 100 rana, 100 farfalla nella classe S9), che dopo aver conquistato tre bronzi a Londra 2012 si è laureato due volte campione mondiale e dieci volte campione europeo, oltre a collezionare numerose medaglie tra argenti e bronzi. A Londra 2012 l’altra stella italiana fu Cecilia Camellini (50 – 100 – 400 stile libero, 100 dorso), atleta della categoria S11 che vinse in quell’occasione ben sei medaglie, due di ogni colore.
Più recente è l’esplosione dell’atleta di origine albanese Arjola Trimi (50 stile libero, 50 dorso, 50 rana, 200 misti, 4×50 misti), che gareggia nelle classi S3 ed S4: la ventinovenne è stata una delle rivelazioni degli ultimi anni, vincendo ben sei titoli europei ed un titolo mondiale, oltre ad altre cinque medaglie iridate. Campione del mondo è anche Francesco Bocciardo, nella categoria S6 (50-100-400 stile libero), mentre tra i medagliati della competizione di Glasgow ci sono anche Vincenzo Boni e Giulia Ghiretti.
Non vogliamo infine dimenticare le ottime prestazioni italiane degli ultimi Campionati Europei di Funchal, dove Francesco Bettella, Marco Maria Dolfin, Riccardo Menciotti, Valerio Taras, Alessia Berra, Emanuela Romano ed Arianna Talamona sono stati tra i medagliati della rassegna continentale.
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POWERLIFTING – Dopo aver stabilito il record mondiale junior, Martina Barbierato rappresenta il miglior profilo azzurro in questa disciplina parente del sollevamento pesi.
SCHERMA – Come ai Giochi Olimpici per normodotati, anche alle Paralimpiadi la scherma è tra gli sport più indicati per regalare medaglie alla spedizione azzurra. A diciannove anni, Beatrice “Bebe” Vio è già diventata una stella dello sport paralimpico, avendo conquistato un titolo mondiale e tre titoli continentali. Chi vanta invece un podio olimpico è Matteo Betti, che fu bronzo quattro anni fa a Londra nella spada individuale, così come Alessio Sarri, che si classificò invece terzo nella sciabola.
Diverso il discorso per il veterano Andrea Alberto Pellegrini, che ha collezionato ben sette medaglie paralimpiche tra il 1996 ed il 2008: il quarantacinquenne di Civitavecchia proverà ad aggiungere un nuovo podio alla sua bacheca, che conta già un oro, tre argenti e tre bronzi.
Da sottolineare, comunque, che anche gli altri partecipanti azzurri vantano almeno un podio internazionale tra Mondiali ed Europei, e dunque possono essere considerati come candidati alle medaglie: si tratta di Marco Cima, Emanuele Lambertini, Ionela Andreea Mogos e Loredana Trigilia.
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TENNIS – Fabian Mazzei, bolognese di 43 anni, è da anni il miglior azzurro della classifica mondiale, avendo collezionato trofei in 17 stagioni di carriera, nella quale spiccano ben 4 partecipazioni a Cinque Cerchi.
TENNISTAVOLO – Tre volte medagliata paralimpica, Pamela Pezzutto non sarà questa volta della partita. Le principali speranze azzurre saranno allora affidate a Raimondo Alecci, che quattro anni fa raggiunse i quarti di finale nella classe S6. Buone speranze anche nelle prove a squadre, dove le donne raccolsero un quarto posto nella passata edizione.
TIRO CON L’ARCO – Senza il campione paralimpico Oscar De Pellegrin, l’Italia si affida soprattutto ad Elisabetta Mijno, che a Londra 2012 ottenne la medaglia d’argento nell’arco ricurvo W1/W2, venendo sconfitta solamente in finale dalla grande iraniana Zahra Nemati, presente anche alle ultime Olimpiadi. Roberto Airoldi ha invece vinto un bronzo mondiale nella gara a coppie proprio insieme a Mijno, mentre Fabio Luca Azzolini e Matteo Bonacina sono a loro volta stati medagliati iridati.
CLICCA PAGINA 8 PER TIRO A SEGNO, TRIATHLON E VELA
TIRO A SEGNO – Gli azzurri non hanno ottenuto risultati recenti che possano far sperare in una medaglia. Tutti i tre partecipanti saranno inoltre alla loro prima esperienza paralimpica.
TRIATHLON – Si va nell’ambito dell’ignoto per questa disciplina appena entrata a far parte del programma paralimpico: Gianni Sasso, Giovanni Achenza e Michele Ferrarin proveranno a dire la loro.
VELA – Le speranze di medaglia arrivano dalla classe Skud 18 di Marco Gualandris e Marta Zanetti, quinti a Londra 2012 dopo la vittoria nella medal race, ma soprattutto già tre volte medagliati mondiali. Difficile, invece, che arrivi un podio dalle altre classi, dove l’obiettivo è la top ten.
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giulio.chinappi@oasport.it