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Pentathlon
Pentathlon, Francesca Tognetti: “Non vedo l’ora di gareggiare con le più grandi! Tra quattro anni vorrei essere in Giappone…”
Il pentathlon moderno giovanile azzurro ha appena chiuso (a suon di medaglie) una stagione agonistica internazionale eccellente. Uno dei simboli massimi del movimento “verde” dei Cinque Sport made in Italy si è confermato Francesca Tognetti. La ventunenne romana era al suo ultimo anno tra i Junior, quindi, è in procinto di confrontarsi con tutte le big del pentathlon mondiale “dei grandi”. L’abbiamo intervistata, per meglio conoscere e far conoscere ai lettori di OA la Campionessa d’Europa, nonché Vicecampionessa Mondiale Junior 2016. Mica male come biglietto da visita…
Buona lettura e…ad maiora, Francesca!
Ciao Francesca. Si è chiuso per te un anno agonistico stracolmo di soddisfazioni, medaglie ed esperienze prospettiche molto positive. Le ricordiamo ai nostri lettori?
“A giugno, con ‘grande sorpresa’ vista la mia insoddisfacente stagione continentale, vengo convocata per gli Europei Junior; qui sapevo che avrei dovuto fare qualcosa di grande per guadagnarmi il posto al Mondiale di settembre… Dopo la qualifica mi sentivo bene, sicura di me: il 10 giugno ho infatti vinto il mio primo Europeo Junior. Dopo 2 settimane vengo convocata anche per l’Europeo Senior, dove ottengo un discreto, ma non ottimo, 8° posto. Il Mondiale Junior non è iniziato granché bene per me; in qualifica non ho avuto buone sensazioni in piscina, dove ho nuotato i 200 in 2:22.84… Ero un po’ preoccupata, ma la finale guadagnata sarebbe stata una gara a sé… Il 16 settembre ho iniziato la mia ultima finale ad un Mondiale Junior, proprio con il nuoto… 2:18.83! Record personale di sempre. Ero carica, pronta a spaccare il mondo! Ho chiuso la giornata con un argento individuale ed un oro a squadre, vinto con mia sorella Aurora e Irene (Prampolini, ndr)“.
Dai un voto alla tua ultima stagione, indicando il momento più bello in assoluto e, semmai ci fosse stato, il più triste…
“Alla mia stagione do un 7,5. Sì, è vero che sono la Campionessa Europea e la Vicecampionessa del Mondo, ma sicuramente si può fare sempre meglio… Il momento più bello è stato quando ho vinto l’Europeo, perché nella stessa gara mia sorella ha conquistato il bronzo: salire sul podio e vedere che accanto c’è anche lei, è qualcosa di fantastico! Il momento più brutto, quando ho capito che forse non avrei avuto la possibilità, per colpa mia, di partecipare allo stesso Europeo…”.
Questo è stato il tuo ultimo anno nelle categorie giovanili, si diceva. Emozioni e sensazioni personali alla vigilia del grande passo nel “Pentathlon dei Grandi”?
“Non vedo l’ora di gareggiare con le più grandi! Qualche gara Senior ho già avuto la possibilità di farla, ma era solo ‘esperienza’… Dall’anno prossimo si inizia a fare sul serio!”.
Cosa temi di più e cosa invece ti eccita, se pensi all’ormai prossimo passaggio dalle competizioni Junior a quelle Senior?
“Mi eccita il fatto di poter portare la mia passione per questo sport ad un livello superiore, dove non si ‘scherza’ più poi così tanto, ma allo stesso tempo vorrei rimanesse comunque un piacere, un divertimento…”.
Quali sono stati in tutti questi anni i tuoi modelli, le tue guide spirituali e sportive fondamentali per arrivare dove sei ora (2° posto del ranking mondiale Junior) e per provare a fare bene anche tra i Senior?
“Devo questi risultati soprattutto ai miei allenatori, perché mi hanno sempre spronata, anche quando non avevo più voglia; sono stati loro che mi hanno sempre ricordata che il lavoro paga… I miei compagni di allenamento, la mia amica di una vita. Ho la fortuna di essere circondata da persone che mi vogliono davvero bene ed è grazie a loro se sono qui ora”.
Come e quando è iniziata la tua storia d’amore con i Cinque Sport?
“La storia d’amore con i Cinque Sport è nata tardi. Ho iniziato con la scuola nuoto all’età di 5 anni, mi ricordo ancora che non volevo mai andare in piscina, piangevo, mi inventavo scuse assurde come la febbre improvvisa… Ovviamente mia madre ha sempre insistito. E in realtà, dopo un po’ cominciò anche a piacermi, cominciai ad andarci volentieri… All’età di 7 anni iniziai a correre, così per provare, dopo a sparare, poi a tirare di scherma e per ultimo ad andare a cavallo. Non lo so, per quanto mi riguarda, credo sia impossibile non innamorarsi di uno sport così completo, così diverso dagli altri e così pieno di emozioni diverse”.
I tuoi obiettivi a partire dal 1° ottobre 2016?
“Cominciare un grandissimo blocco di lavoro insieme ai miei allenatori per migliorare molti aspetti, soprattutto per quanto riguarda gli sport ‘fisici’ come la corsa ed il nuoto. L’obiettivo degli obiettivi sarà, però, quello cercare di realizzare il Sogno di ogni atleta: le Olimpiadi”.
Cosa puoi dirci a proposito dei tuoi due “colleghi speciali”, Alessandro Colasanti e Aurora Tognetti…?
“Cosa dire… Alessandro non posso non ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me, mi è sempre stato accanto, anche quando chiunque altro se ne sarebbe andato. Lui è sempre rimasto. Con Aurora, invece, non ci si annoia mai, è iperattiva, sempre pronta a fare qualcosa, non sta mai ferma. mi è sempre affianco nei momenti belli e in quelli brutti. È fantastico poter condividere vittorie e sconfitte con tua sorella, è davvero qualcosa di unico. Non potevo chiedere di meglio…”.
Come ama trascorrere il suo tempo libero (non moltissimo, presumiamo…) Francesca Tognetti?
“Amo trascorrere il mio tempo libero uscendo, qualche volta andando a ballare, facendo shopping con le amiche. Le classiche cose che fanno tutte le ragazze della mia età!”.
E tra quattro anni, in estate, vorresti essere in vacanza o in Giappone?!
“Beh, in Giappone!!!”.
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giuseppe.urbano@oasport.it
Foto: archivio privato Francesca Tognetti