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Ciclismo
Vuelta a España 2016: Brambilla vince, Quintana e Contador distruggono Froome. Che spettacolo!
Sulla carta, sembrava una tappa facile. Alberto Contador e Nairo Quintana, però, hanno trasformato la 15esima frazione della Vuelta a España 2016, 118 chilometri molto mossi da Sabiñánigo a Sallent de Gállego, nel loro terreno di caccia, attaccando ad oltre 100 chilometri dalla conclusione e staccando Chris Froome. Ora Quintana ha costruito un vantaggio importante in vista dell’ultima settimana e della cronometro. Successo di tappa per un brillantissimo Gianluca Brambillla, già capace di imporsi anche al Giro d’Italia in quel di Arezzo nel 2016.
L’attacco che non ti aspetti, quello del leader della classifica, è arrivato nei primissimi chilometri di gara. A seguito di un forcing di Alberto Contador, ancora in onore di podio, il gruppo si è spezzato e Nairo Quintana, la divisa della Movistar coperta dalla maglia rossa, è riuscito ad inserirsi in questa imprevedibile fuga della prima ora, nata in un tratto in discesa. Con loro due anche Jonathan Castroviejo e Ruben Fernandez (Movistar), Ivan Rovny e Yuri Trofimov (Tinkoff), Kenny Elissonde (FDJ), Fabio Felline (Trek – Segafredo), Matvey Mamykin (Katusha), Gianluca Brambilla e David de la Cruz (Etixx – Quick Step), Davide Formolo, Moreno Moser (Cannondale – Drapac) e Omar Fraile (Dimension Data) a creare un gruppetto molto forte e con le squadre dei due uomini di classifica rappresentate da altri due uomini a testa.
Il Team Sky, alle loro spalle, si è letteralmente sbriciolato, con il solo David Lopez ad affiancare Chris Froome nel primo gruppo di inseguitori. Grazie al lavoro dell’Orica-BikeExchange e dell’Astana il distacco è in qualche modo rimasto limitato ma già sulla penultima ascesa di giornata, l’Alto de Cotefablo, è arrivato a toccare i tre minuti. Solo nel finale di quest’ascesa grazie all’impulso di Simon Yates il plotone è tornato a 2′, ma una volta terminata la discesa gli inseguitori non hanno trovato l’accordo per continuare ad inseguire, con il gap lievitato nuovamente in vista dell’ultima ascesa.
Con questo fardello, Chris Froome ha provato in prima persona ad inseguire sulla salita conclusiva, impostando un ritmo confacente alle sue possibilità. Davanti, in un’affascinante sfida a distanza, anche Quintana ha condotto il gruppetto per lunghe fasi, scremandolo e rimando da solo con Gianluca Brambilla all’imbocco dell’ultimo chilometro. A due minuti di distacco, Froome ha addirittura perso terreno dal gruppo che aveva tirato a lungo, concedendo ulteriore vantaggio a Quintana.
Brambilla si è mantenuto a ruota del colombiano fino a 100 metri dal traguardo, quando si è alzato sui pedali per andarsi a prendere la seconda vittoria stagionale in un grande giro. Terza posizione per Fabio Felline, al quarto podio in questa Vuelta anticipando Kenny Elissonde, sempre più maglia a pois. Alle loro spalle De La Cruz ha anticipato Contador, iniziatore dell’attacco, e Formolo, buon settimo.
Chris Froome ha tagliato il traguardo a 2’40”: giornata difficile sin dalle prime fasi in cui è stato lasciato solo dalla squadra e ha dovuto inseguire. La frazione odierna ha evidenziato una delle lacune di Froome, corridore che si può battere se attaccato da lontano e se isolato dai compagni di squadra. Si sono salvati, nel finale, Michele Scarponi (Astana) ed Esteban Chaves (Orica-BikeExchange), pur pagando 1’59” e 1’53” da Brambilla.
Ora, in classifica, Quintana guida con 3’37” di vantaggio su Chris Froome e 3’57” su Chaves. Quando mancano 5 tappe al gran finale di Madrid inizia ad assomigliare ad un margine rassicurante.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: By Pymouss (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons