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Basket, Eurolega 2016/2017: Milano ancora lontana dai top club, ma la strada è quella giusta

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Due sconfitte consecutive in tre giorni potrebbero materializzarsi nell’inizio di una piccola crisi, ma questo non è il caso dell’Olimpia Milano. I ko con Olympiacos e Real Madrid, però, dimostrano che c’è ancora molto lavoro in casa Emporio Armani per raggiungere quelli che sono i top club dell’Eurolega, ma il percorso intrapreso ad inizio stagione dai ragazzi di Jasmin Repesa è quello giusto.

Non si possono cancellare le due vittorie in altrettante giornate con Maccabi e Darussafaka, che avevano addirittura portato molti nell’ambiente milanese che questa squadra fosse già pronta addirittura per competere con le prime d’Europa.
Se dopo quei successi Milano non era una candidata a vincere l’Eurolega, nemmeno ora dopo queste due sconfitte l’Olimpia deve essere considerata una formazione di basso livello europeo. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo ed è quella che dice che l’EA7 ha tutte le carte in regola per entrare tra le prime otto al termine della regulars season e disputare i quarti di finale. Questo deve essere l’obiettivo di Cinciarini e compagni.

I successi con Maccabi e Darussafaka sono ottimi in questa ottica e le sconfitte con Olympiacos e Real Madrid sono preventivabili. Il cammino comunque in Eurolega è ancora lunghissimo, perchè Milano è solo alla quarta di trenta giornate. Un campionato non si vince o si perde dopo quattro partite, ma certamente se l’Olimpia vorrà essere ancora tra le grandi fra un paio di mesi alcune cose dovranno essere migliorate.

Il vero problema di Milano è la fase difensiva. Se si vuole vincere con il Real Madrid non si possono concedere 101 punti, anche se di fronte c’è stata la miglior versione di questa stagione dei campioni in carica. Sopra i 90 punti sono andati anche Olympiacos e Maccabi Tel Aviv, mentre solo i turchi del Darussafaka si sono fermati ad 80. In tutte queste paritte c’è stato un chiara alternanza dei momenti difensivi, con l’Olimpia che non ha mai trovato continuità nella propria metà del campo per quaranta minuti. Se ad Atene si è tenuta una certa intensità per almeno 25 minuti, ieri contro il Real Milano ha provato ad alzare le barriere solo nel finale del terzo quarto ed ad inizio ultimo quarto, riuscendo a mettere in grande difficoltà gli spagnoli.

Soprattutto in casa Milano deve cominciare a concedere molto meno ai propri avversari, perchè non si può sempre arrivare quasi a quota 100 punti per vincere, come in occasione della sfida d’esordio con il Maccabi. L’Olimpia al Forum deve creare una battaglia di 40 minuti, difendere agressivo, mettere le “mani addosso” ai propri avversari, sporcare il maggior numero di palloni possibili.

Messo a posto la difesa, anche l’attacco ne verrà agevolato, perchè Milano potrebbe cominciare a correre di più e giocare maggiormente in contropiede. Va comunque detto che l’Olimpia in fase offensiva si sta comportando bene e soprattutto ha saputo gestire al meglio lo scarico di responsabilità tra le sue tante stelle. Questo è forse l’ultimo difficile compito di Repesa, quello di dover gestire tanti uomini con tanti punti nelle mani e saper continuare questa alternanza, che finora ha comunque portato buoni risultati.

Nelle prossime quattro partite l’Olimpia sfidera in casa Efes e Baskonia ed in trasferta Bamberg e Stella Rossa. Queste quattro partite, ancora di più di quelle finora giocate, potranno davvero tracciare quale potrà essere il futuro di Milano, che affronta rivali dirette nella corsa ai quarti di finale. Novembre dunque infuocato per l’Emporio Armani.

 

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FOTO di Valerio Origo

andrea.ziglio@oasport.it

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