Biathlon

Biathlon, Lisa Vittozzi: “Spero di stare bene lungo tutta la stagione, i risultati saranno una conseguenza”

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Alla vigilia della sua terza stagione in Coppa del Mondo, abbiamo avuto il piacere di confrontarci con Lisa Vittozzi: la 21enne di Sappada, biathleta della nazionale ed elemento chiave della staffetta femminile, ha raccontato le sue sensazioni e le aspettative per la stagione 2016/2017, desiderosa di poter crescere a livello di risultati un passo per volta. Le dichiarazioni della giovane atleta della Forestale, nell’intervista rilasciata per OA Sport.

Sono arrivate due ottime gare durante i Campionati italiani, dove hai saputo conquistare due podi, confermandoti anche nella gara individuale ad Hochfilzen. Come valuti questi primi test stagionali sugli skiroll?
“Entrambe le gare dei Campionati Italiani estivi sono andate bene, sono soddisfatta della mia prestazione al tiro e delle sensazioni che ho provato. Non do nessun peso a queste gare ma sicuramente è stato un buonissimo allenamento”.

Tra poco più di un mese prenderà il via la stagione invernale, come sta procedendo la preparazione, sia atletica che al tiro? Avete lavorato molto in palestra? Hai cambiato qualcosa a livello di carabina e/o stile di sciata?
“La preparazione sta procedendo bene, abbiamo lavorato tanto sia sulla parte atletica che al tiro dove io ho cambiato qualcosina. Mi ritengo soddisfatta del lavoro che ho fatto fino ad oggi e sono convinta che sia la strada giusta”.

La passata stagione hai disputato delle discrete gare in Coppa del Mondo, cogliendo i tuoi migliori piazzamenti ai Mondiali di Oslo, trovando il picco di condizione nel momento giusto. Più difficoltosa invece la prima parte di stagione. Cosa non ha funzionato a livello di prestazioni fino a dicembre? Sei soddisfatta complessivamente della scorsa annata?
“L’anno scorso ho faticato ad inizio stagione in quanto ho avuto dei problemi di salute in autunno che mi hanno reso debole dal punto di vista fisico e non mi hanno permesso di portare a termine tutta la preparazione. Poi con l’aiuto degli allenatori che hanno saputo gestirmi al meglio, mi hanno fatto fare un percorso che mi ha permesso di riprendermi per metà stagione. Da Anterselva in poi e soprattutto ai Mondiali di Oslo sono riuscita ad esprimermi al meglio e sono contentissima di questo. Della mia stagione non sono soddisfatta dei risultati che ho ottenuto ma dell’insegnamento che mi ha dato, poi i risultati fanno sempre tempo ad arrivare, sperando migliori”.

Al poligono ti sei confermata complessivamente con ottime percentuali, sopra l’87% sia a terra e soprattutto nelle serie in piedi, confermandoti tra le migliori tiratrici del circuito. Quali sono stati dal tuo punto di vista i poligoni più complicati?
“Uno dei poligoni per me più difficili resta Anterselva perchè l’avvicinamento al poligono è tostissimo”.

L’obiettivo per la maggior parte degli atleti è concentrato sui Mondiali di Hochfilzen. Avete già svolto due raduni in Austria, sebbene sugli skiroll: pensi che questo possa essere un vantaggio in vista della competizione iridata?
“Sicuramente è un vantaggio, siamo vicini e non è da tutti avere la possibilità di allenarsi su questa pista”.

Sempre ad Hochfilzen è arrivata a novembre la prima vittoria italiana nella staffetta femminile, anche grazie alla tua solida prestazione in prima frazione. Che ricordo hai di quella giornata?
“Ho un ricordo bellissimo, è stata un’emozione grandissima anche perché  è stata una gara sofferta fino all’ultimo ma alla fine abbiamo portato a casa una medaglia importante per tutto il team”.

Guardando a te stessa, quale ritieni essere il tuo obiettivo in questa stagione e dove devi lavorare di più per migliorare?
“Ho tanti obiettivi che in parte ho cercato di raggiungere durante la preparazione, tanti punti deboli nel quale mi sono focalizzata e cercato di migliorare. Sperando che durante l’inverno arrivino i risultati: d’altro canto punto a fare una stagione costante a livello di prestazioni e a stare bene fisicamente visto che da due anni a questa parte c’è sempre stato qualche intoppo. Questo per me è molto importante, poi i risultati sono una conseguenza”.

La squadra femminile azzurra, come hanno dimostrato i risultati della passata stagione, è la più competitiva di sempre. Come ti trovi nel gruppo durante i ritiri?
“Sì, siamo una squadra molto competitiva e già questo ci da la carica giusta, poi grazie al fatto che nella passata stagione eravamo sempre a ridosso del podio come squadra ci motiva ancora di più: la nostra chiave vincente è il gruppo”.

Chi vedi favorito/a per la conquista della classifica generale e la sfera di cristallo in questa stagione?
“Non lo so, ma se devo dire qualcuno per in campo maschile penso si confermi ancora Martin Fourcade, tra le donne spero Dorothea Wierer”.

Anterselva 2020: un obiettivo che aggiunge ulteriore motivazione, per te e per tutto il gruppo azzurro. Come ti vedi tra 4 anni?
“Tra 4 anni sarò sicuramente nel fior fiore della attività agonistica”.

Nonostante tu sia la più giovane nel gruppo azzurro, hai già dimostrato freddezza e personalità dentro e fuori dalla pista. Che consigli ti danno i tecnici per poter crescere e rendere al meglio?
“Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo, e stagione dopo stagione mi accorgo io personalmente dei passi in avanti che faccio. Su questo aspetto gli allenatori ci mettono tanto del loro, perché non ci vedono solo come macchine da guerra ma prima di tutto come persone”.

Tante ragazze delle giovanili si allenano ore e ore al poligono con il sogno di poter gareggiare in Coppa del Mondo e diventare atlete professioniste, entrando quindi nei corpi militari: attualmente siete sei atlete nel giro della nazionale maggiore, cosa ti senti di dire a queste ragazze che vogliono gareggiare in futuro con Lisa Vittozzi?
“Mi sento di dire loro che se hanno un obiettivo bisogna inseguirlo, fare di tutto per conquistarlo anche se durante il percorso si troveranno degli ostacoli. Io pian piano li sto superando: con sacrificio, determinazione e convinzione ce la si può fare”.

Il Corpo Forestale entrerà a far parte del gruppo sportivo dei Carabinieri, cosa cambierà per te e quanto è stata importante la Forestale in questi anni?
“La Forestale per me è e resterà fondamentale per il mio percorso, è stata la prima società che ha riconosciuto in me un talento e ha sempre creduto in me, quindi anche se cambieremo resterà sempre nel cuore”.

Foto: Romeo Deganello

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