Ciclismo
Ciclismo femminile: azzurre juniores meravigliose a Doha. Il futuro è assicurato!
Il Mondiale su strada di Doha è oramai alle spalle. Con l’ultima prova in linea maschile che ha visto il bis del fenomeno Peter Sagan, si è chiusa una manifestazione tanto discussa quanto speciale. Come molte persone hanno detto in questi giorni, l’edizione 2016 rimarrà nella storia nel male ma anche, e per l’Italia soprattutto, nel bene. I Mondiali qatarioti hanno visto gli azzurri portare a casa 3 medaglie: 1 oro, 1 argento e 1 bronzo, tutte arrivate dalle categorie giovanili. In particolare, splendono l’oro e l’argento conquistati dalle ragazze juniores del CT Dino Salvoldi, il fantastico secondo posto di Lisa Morzenti nella cronometro e il capolavoro di squadra culminato col successo di Elisa Balsamo nella prova in linea. Due risultati diversi ma che nascono dalle gambe delle stesse azzurrine, capaci, a Doha, di raggiungere un altissimo livello (in termini di risultati) correndo egregiamente come una squadra molto esperta.
I successi del Dream Team di Salvoldi (com’è stato affettuosamente soprannominata la formazione tricolore) scaturiscono da ragazze che, a 18-19 anni, praticano la loro disciplina con serietà e dedizione senza mancare importantissime “tappe” come la scuola e altri interessi personali. Elisa Balsamo, per esempio, coniuga perfettamente l’amore per il ciclismo con la scuola (il prossimo anno affronterà la Maturità del Liceo Classico) e, prima ancora, con il conservatorio (studiava pianoforte).
Il trionfo della cuneese (terzo Iride per lei dopo quello dell’inseguimento a squadre e dell’omnium), oltre che dal suo talento, deriva altresì da uno straordinario lavoro di squadra svolto dalle sue compagne che, per questo, meritano tutte di essere menzionate: Chiara Consonni, Martina Fidanza, Letizia Paternoster e Lisa Morzenti. Durante la corsa iridata, le quattro azzurrine hanno custodito perfettamente la loro capitana in gruppo da cui sono uscite solamente a 1000 metri dal traguardo, quando le prime posizioni del plotone erano occupate dalle maglie bianche della formazione del Bel Paese. Sganciatasi Chiara Consonni, di fatto l’ultimo elemento del trenino azzurro, lo sprint finale della Balsamo è stato poi premiato con un importantissimo successo. Tanta emozione negli occhi delle neo campionessa del mondo che, sul podio, ha ricevuto la maglia iridata da Eddy Merckx, un mito del pedale e forse uno dei più forti ciclisti della storia.
Nella prova contro il tempo, invece, purtroppo non è arrivato l’oro a cui Lisa Morzenti è comunque andata vicinissima concludendo la sua corsa in 18’29’’ a soli 8’’ di ritardo dall’olandese Karljin Swinkels, vincitrice. Sul rettilineo finale, la lombarda sembrava poter addirittura terminare davanti alla nordeuropea, autrice di un tempo fantastico, ma l’impressione non si è poi tramutata in realtà. Resta il fatto che Morzenti, già campionessa europea un mese fa nella crono juniores di Plumelec (Francia), si è confermata ai vertici della categoria femminile mondiale conquistando un argento che, per le sue capacità, sa di antipasto. Sicuramente ci proverà nei prossimi appuntamenti. La medesima gara ha visto, poi, in strada anche altre due azzurrine, Alessia Vigilia ed Elena Pirrone. La prima, artefice insieme alla Morzenti della doppietta europea nella cronometro francese di Plumelec, ha chiuso la prova mondiale all’ottavo posto a 42’’ di svantaggio mentre la seconda, prima nella startlist, ha concluso in decima posizione. Tre azzurre nella top ten, insomma.
Rivissute le emozionanti gare delle nostre ragazze, si può certamente dire che il loro talento è indiscutibile come testimoniano i risultati ottenuti nelle loro giovanissime carriere. Non bisognerà però fermarsi a questo che deve essere un punto di partenza perché i titoli conseguiti e le prestazioni offerte tra le juniores dovranno poi essere confermate tra le “grandi” anche se, per questo, sicuramente le azzurre non avranno particolari difficoltà perché come affermato dallo stesso Salvoldi “È sempre difficile fare previsioni riguardo atleti di questa età ma mi sento di affermare, con buona certezza di non sbagliare, che loro sono il futuro del nostro movimento”. Dopo Elisa Longo Borghini, Giorgia Bronzini, Tatiana Guderzo, Elena Cecchini, l’Italia del ciclismo femminile continuerà a regalarci emozioni e soddisfazioni.
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Foto: Twitter FCI