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Ciclismo – Mondiali Doha 2016, i favoriti: Sagan per il bis, i tedeschi fanno paura e Gaviria…

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Mancano ormai pochi giorni alla prova in linea élite dei Campionati del mondo di ciclismo su strada: a Doha, dato il percorso pianeggiante, saranno gli sprinter a contendersi il titolo di campione del mondo. Andiamo ad analizzare chi sono i favoriti e con quale stato di forma si presenteranno alla prova iridata.

Partiamo da Peter Sagan, iridato in carica dopo la splendida vittoria in solitaria di un anno fa a Richmond, negli Stati Uniti. Lo slovacco forse non è il miglior velocista puro del mondo ma ha dalla sua le doti di resistenza necessarie per essere ancora reattivo dopo 250 chilometri di fatica, in particolar modo se la corsa dovesse rivelarsi più impegnativa del previsto a causa del vento. Il suo punto debole sarà la squadra: la Slovacchia di fatto non ha uomini che lo possono aiutare nelle fasi finali di gara, quelle decisive e anche in caso di ventagli dovrebbe cavarsela da solo.

La stessa gara, nel 2014, avrebbe avuto un esito quasi scontato con Marcel Kittel a braccia alzate con un margine rassicurante sugli avversari. Da lì, però, il tedesco ha faticato a ritrovare le stesse prestazioni e anche in questo 2016, nonostante un netto miglioramento rispetto al 2015, ha convinto solo a sprazzi. La sua potenza è ineguagliabile ma nelle Classiche, a parte lo Scheldeprijs vinto 4 volte, non ha mai lasciato il segno. La Germania potrà contare solo su 4 gregari per tutta la corsa e probabilmente non avrà a disposizione un treno nei chilometri conclusivi.

Pericolosissimo anche il suo connazionale André Greipel, che come Kittel potrà contare solo su 4 uomini per tenere cucita la corsa e viene da un 2016 non allo stesso livello del 2015. Il Gorilla ha vinto tanto ma senza esagerare: nel conteggio, però, pesa il successo sui Campi Elisi di Parigi nell’ultima tappa del Tour de France. Rispetto agli altri velocisti puri nelle ultime stagioni si è dilettato anche nelle Classiche con discreti risultati e potrebbe muoversi meglio anche in caso di vento. Come potenza pura è solo leggermente inferiore a Kittel.

Fernando Gaviria ha deluso, e non poco, alle Olimpiadi. Sembrava destinato all’oro dell’Omnium ma non è mai stato in corsa con Viviani per il gradino più alto del podio. Difficile capire se ha scelto di posticipare il picco di forma in vista del Mondiale, una decisione comunque comprensibile. Ha potenza da vendere, regge sulle lunghe distanze (a 500 metri dalla conclusione della Sanremo era il favorito per vincere prima di una caduta) e alla recente Parigi-Tours ha vinto con un numero d’alta scuola. Forse è poco abituato a questi palcoscenici e ha una squadra, la Colombia, piuttosto debole, ma potrebbe anche partire con i gradi di favorito numero uno per quanto visto domenica scorsa. 

Twitter: @Santo_Gianluca

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Foto: Pier Colombo

 

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