Ciclismo

Ciclismo, Mondiali Doha 2016 – Le pagelle della crono maschile élite: rinascita di Tony Martin. Bene Bodnar e Mullen. Bocciati Dumoulin e Cummings

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Si è svolta oggi la prova a cronometro dedicata agli uomini élite, valida per il Campionato del mondo di ciclismo su strada di Doha (Qatar). La vittoria è andata al tedesco Tony Martin che ha chiuso davanti al bielorusso Vasil Kiryienka e allo spagnolo Jonathan Castroviejo. Ventiduesima posizione finale per l’unico italiano in gara, Manuel Quinziato. Di seguito le pagelle dei protagonisti della gara, compreso l’azzurro.

Tony Martin, 9: dopo esserci andato vicinissimo nel 2014 quando si arrese al britannico Sir Bradley Wiggins e dopo le opache prestazioni dello scorso Mondiale di Richmond (USA) e delle Olimpiadi di Rio, Martin torna sul tetto del mondo e lo fa al termine di una prova letteralmente dominata fin dal primo intermedio. Il tedesco è campione del mondo per la quarta volta nella sua carriera. Oggi, il migliore!

Vasil Kiryienka, 7,5: alla fine paga 45’’ di ritardo da un Martin superiore. Nonostante una prestazione più che buona, il bielorusso si deve “accontentare” della medaglia d’argento che, comunque, vale il titolo di “vice-campione del mondo”.

Jonathan Castroviejo, 6,5: conclude la prova in terza posizione a 1’10’’ dalla vetta. Un piazzamento che conferma e, anzi, afferma la sua esponenziale e graduale crescita nella specialità dopo il titolo europeo conquistato un mese fa a Plumelec (Francia).

Maciej Bodnar e Ryan Mullen, 6: stesso voto, prestazione simile. Entrambi terminano la cronometro iridata con dei buoni piazzamenti. Il polacco conquista la quarta posizione, ai piedi del podio mentre l’irlandese conclude quinto dopo essere stato a lungo il leader della classifica provvisoria. Soltanto i corridori partiti nel secondo blocco hanno battuto il crono di Mullen.

Rohan Dennis, 5: prestazione non convincente. Performance con più ombre che luci quella dell’australiano della Bmc: sesto a 1’27’’ da Tony Martin. Ci si poteva aspettare di meglio ma, anche ai grandi atleti, capita di imbattersi in una giornata “no”.

Manuel Quinziato, 5: veniamo all’unico italiano coinvolto in questa prova. L’altoatesino finisce in ventiduesima posizione, staccato di 2’39’’ dal campione tedesco. Complicato che arrivasse a medaglia, difficile l’arrivo tra i migliori dieci ma nessuno poteva immaginarsi un arrivo fuori dalla top twenty. L’ambizione di Quinziato poteva essere concludere tra i migliori quindici anche se, e lo sottolineiamo, finisce davanti ad un grande corridore come Cummings e un giovane come lo sloveno Primoz Roglic, ventiquattresimo, vincitore di una tappa (a cronometro) allo scorso Giro d’Italia.

Tom Dumoulin e Stephen Cummings, 4,5: se da Rohan Dennis ci si aspettava di più, dall’olandese e dal britannico ci si aspettava molto di più (soprattutto da Dumoulin che poteva essere uno degli avversari di Martin). Il primo termina undicesimo con uno svantaggio che supera i 2’, il secondo è venticinquesimo a quasi 3’ di ritardo.

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Foto: Pagina Facebook Tony Martin

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