Ciclismo
Ciclismo, Reda getta ombre sui controlli antidoping dei Campionati italiani 2015. Nibali si difende
Ombre sul Campionato italiano di ciclismo su strada 2015. Secondo quanto detto da Francesco Reda alla trasmissione TV Le Iene, i controlli antidoping successivi alla corsa vinta a Superga da Vincenzo Nibali proprio su Reda (che sta scontando una maxi-squalifica fino al 2023) e Diego Ulissi, sarebbero stati svolti seguendo un iter “particolare” e fallace.
La mancanza dei kit per effettuare i prelievi avrebbe dovuto annullare l’esito di tutte le analisi, ma così non è stato. Reda, nella sua intervista, nomina cinque corridori che avrebbero dovuto sottoporsi ai test, tra cui proprio Nibali. Angelo Francini, ex dirigente federale e consulente del Team Idea, all’epoca squadra in cui militava Reda, solleva ulteriori dubbi: “Se ti vogliono far morire ti fan morire. Bisognava dichiarare nullo il controllo perchè c’erano delle evidenti irregolarità non dipendenti dai corridori. Il problema è scoppiato quando è uscita la positività di Reda, da quel momento si sono accorti che c’era qualcosa da sistemare. Non è la prima volta che succede una cosa simile nei controlli antidoping del Coni”.
Nibali, anche se non direttamente, si è sentito tirato in ballo. Per allontanare ogni spettro lo Squalo ha subito postato sui social una foto che fuga ogni dubbio…
I miei controlli sono regolari i problemi sono per i diffamatori ! #Buonanotte #sonnitranquilli pic.twitter.com/0O9fJfqSgb
— Vincenzo Nibali (@vincenzonibali) 16 ottobre 2016
Foto: RCS
Foto: Official Twitter PGA Tour
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