Atletica

Giuseppe Gibilisco, una nuova vita a 37 anni: dall’atletica al bob!

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Parigi 2003, Mondiali di atletica. Giuseppe Gibilisco vince il titolo iridato nel salto con l’asta con 5,90 metri. Da allora, l’Italia non ha più vinto altri ori…13 anni dopo, il siciliano cambia completamente vita e si tuffa negli sport invernali. Il bronzo olimpico di Atene 2004 parteciperà al raduno della Nazionale italiana di bob che si svolgerà a Cesana Torinese dal 19 al 23 ottobre, durante il quale si svolgeranno anche dei test di valutazione. Secondo il direttore tecnico Omar Sacco, il quasi 38enne (li compirà a gennaio) potrebbe dare un contributo significativo nel ruolo di frenatore in vista delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang 2018.

Ho accettato con entusiasmo l’invito del direttore tecnico Omar Sacco e del preparatore Samuele Romanini. Sono un grande appassionato di sport invernali e quando mi è stata proposta questa nuova sfida non ho esitato a dare la mia disponibilità. Ho l’agonismo nel sangue, amo mettermi in gioco e questa è una grande opportunità. Non sono mai salito in vita mia su un bob, faremo delle prove e alla fine trarremo delle conclusioni, con grande serenità e altrettanto impegno. Se la squadra dovesse avvertire il bisogno del mio aiuto nel ruolo di frenatore, non avrò problemi a mettermi a disposizione del gruppo. Ho sentito nelle parole dei tecnici grande motivazione e voglia di crescere, componenti fondamentali per costruire un team competitivo in vista delle Olimpiadi coreane del 2018“, ha raccontato Gibilisco alla Fisi.

L’ex astista ha poi spiegato alcune analogie tra le due discipline: “Il bob è una disciplina estrema, che richiede un po’ di sana pazzia, proprio come nell’atletica. Ci sono elementi comuni con il salto con l’asta, come ad esempio la spinta delle gambe e le braccia che sono bloccate per l’intera rincorsa, fino all’atto conclusivo dello stacco oppure dell’inserimento nel bob. Non vedo l’ora di cimentarmi in questa nuova avventura“.

Prosegue, dunque, l’interscambio tra atletica e bob. Di recente sono passati allo sport da budello anche Lorenzo Bilotti, sprinter da 10″33 nei 100 metri, ed Elena Scarpellini (nello skeleton), astista da 4,40 metri che vanta un bronzo agli Europei juniores. Il processo, poi, è in atto già da diversi anni anche all’estero, soprattutto nei Paesi anglosassoni: pensiamo, tra gli altri, a Lolo Jones, Aja Evans, Lauryn Williams, Ryan Bailey e, da ultimo, Tyson Gay. Per l’Italia un ricordo dolce è rappresentato da Jennifer Isacco, velocista che nel 2006 vinse il bronzo alle Olimpiadi di Torino insieme a Gerda Weissensteiner.

federico.militello@oasport.it

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