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Golf, Ryder Cup 2016. Un superbo Patrick Reed lancia il team Usa alla conquista del trofeo

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La vendetta è servita. Dopo 8 anni gli Usa si impadroniscono nuovamente della Ryder Cup nella loro casa, sull’Hazeltine National Golf Club di Chaska, e festeggiano un successo ampiamente meritato in virtù della qualità elevatissima del gioco espresso nel corso del weekend.

L’Europa aveva approcciato l’ultima giornata con la consapevolezza di dover compiere un’impresa per rimontare i 3 punti di svantaggio accumulati durante le prime quattro sessioni del torneo e hanno iniziato col piglio giusto i match individuali, salvo poi sciogliersi alla distanza e lasciare campo libero agli americani. A fare la differenza è stato indubbiamente Patrick Reed, capace di superare Rory McIlroy nella sfida sicuramente più attesa e spettacolare dell’intera giornata. Reed ha dato la carica al suo team con la grinta e la sfrontatezza che hanno contraddistinto da sempre il suo modo di essere e ha ottenuto un punto pesantissimo, infondendo fiducia nei compagni ancora in lizza nelle sfide decisive per la conquista del trofeo.

Eccellenti anche le prestazioni del solito solidissimo Brandt Snedeker e di Zach Johnson, che si sono presi gioco degli esordienti inglesi Andy Sullivan e Matthew Fitzpatrick, mentre il rookie Brooks Koepka è riuscito a chiudere addirittura alla 14a buca la sua sfida con un disastroso Danny Willett, detentore dell’Augusta Masters. Di Ryan Moore, Dustin Johnson e Rickie Fowler gli altri tre successi americani, con un solo up di vantaggio rispettivamente su Lee Westwood, Chris Wood e Justin Rose.

E proprio Moore, aggregato al gruppo appena una settimana fa dal capitano Davis Love III, ha realizzato il putt decisivo per la conquista del punto del momentaneo 15-10, grazie al quale gli Usa hanno potuto stappare finalmente lo champagne. Entusiasmante anche il match play tra i veterani Phil Mickelson e Sergio Garcia, che hanno concluso la sfida in parità mettendo a segno complessivamente 19 birdie.

Sul fronte europeo, le prestazioni più rilevanti portano il timbro di Henrik Stenson, in grado di avere la meglio su un Jordan Spieth tutt’altro che impeccabile nel corso del torneo, e dei due esordienti Thomas Pieters e Rafa Cabrera Bello, autori di due match play pressoché perfetti contro J.B. Holmes e Jimmy Walker. Bene anche Martin Kaymer, il cui successo a scapito di Matt Kuchar ha consentito all’Europa di limitare parzialmente i danni a giochi ormai fatti e chiudere la pratica sul 17-11 per il team americano. La vera delusione, tuttavia, reca la firma del capitano Darren Clarke, le cui scelte azzardate si sono rivelate davvero catastrofiche per le sorti dell’Europa, costretta così ad abdicare dopo tre magici trionfi consecutivi.

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Foto: Twitter Ryder Cup USA

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