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MotoGP

Moto2: la crescita silenziosa di Franco Morbidelli, un romano sulle orme di Valentino Rossi

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Tra i piloti italiani che stanno ben figurando nel Mondiale di Moto2 spicca sicuramente il nome di Franco Morbidelli, nato a Roma ma residente a Tavullia fin dall’infanzia, che occupa la quarta posizione nella classifica iridata e si propone l’intento non troppo velato di ripercorrere le orme di Valentino Rossi, considerata anche l’analogia in ordine alla cittadina in cui vivono entrambi.

La sua carriera comincia nel 2011 in occasione del campionato europeo Superstock 600, quando in sella alla Yamaha YZF-R6 conclude sesto quell’edizione, preludio all’esplosione che avviene alla sua seconda stagione nella serie continentale riservata ai giovani, durante la quale il pilota classe ’94 si laurea Campione europeo Superstock 600 a bordo stavolta di una Kawasaki ZX-6R del San Carlo Team Italia. A farne le spese è proprio il suo compagno di squadra Alessandro Nocco, sconfitto al termine di un duello molto emozionante e combattuto. Dopo l’apparizione a Misano nel 2013 per gli ultimi due appuntamenti della stagione con il team Gresini, Franco riceve l’investitura di pilota della Federazione Motociclistica Italiana ponendosi ai comandi di una suggestiva Kawasaki Ninja ZX-6R curata dal Puccetti Racing. L’inizio non è dei migliori, caratterizzato da prestazioni non esaltanti nelle prime tre prove di Aragon, Monza e Assen, tuttavia la svolta giunge poco dopo a Portimao, quando arriva un’insperata prima vittoria ripetuta successivamente in Germania al Nurburgring. Sempre nel 2013,oltre a correre nella classe Moto2 i Gran Premi di San Marino, Giappone e Valencia, diventa membro della VRRiders Academy progettata e finanziata da Valentino Rossi per dare il giusto spazio ai talenti emergenti del settore.

Nel 2014 il “Morbido” passa definitivamente in Moto2 come pilota titolare del team Italtrans Racing, al fianco di Juliàn Simon e a bordo di una Kalex. Il suo miglior risultato è un quinto posto al GP d’Aragona e un terzo tempo nelle qualifiche del GP di Valencia, tuttavia il rendimento costante con molti piazzamenti nella Top 10 gli valgono la conferma anche per l’annata seguente. Il 2015 può definirsi l’anno della svolta, Morbidelli comincia infatti il campionato in maniera strepitosa collezionando quattro top 5 nelle prime sei gare, oltre al primo podio in carriera conseguito ad Indianapolis. Purtroppo, un brutto infortunio rimediato in allenamento a tibia e perone lo costringe a rinunciare alla seconda parte della stagione, visto che il ritorno avvenuto in extremis testimonia una condizione fisica ancora lontana da quella ottimale. La sua crescita progressiva produce gli effetti sperati nel 2016 quando le sue performance gli valgono l’interesse del team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Racing che gli affida la moto di Tito Rabat passato alla massima cilindrata. A dispetto di un inizio un po’ in sordina che aveva fatto dubitare parecchi sul reale potenziale di questo ragazzo (le prime tre gare sono infatti da incubo), i due quarti posti ottenuti in Francia e Spagna preparano il terreno ad una restante parte del campionato assolutamente roboante. Franco confeziona tre terzi posti (Olanda, Aragona, Giappone) e altrettanti piazzamenti in seconda posizione (Austria, Gran Bretagna e Australia), fermandosi ad un passo dal primo successo in carriera nel recente Gran Premio di Phillip Island, beffato soltanto da Thomas Luthi dopo aver comunque regalato spettacolo sin dalla partenza. E di questo passo, non è da escludere che la prima gioia di una carriera che si prospetta luminosa possa giungere in uno degli ultimi due appuntamenti stagionali a Sepang e Valencia.

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