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MotoGP, GP Giappone 2016: primo match point iridato per Marquez. Jorge Lorenzo insidia Valentino Rossi…

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Fa un po’ effetto sentirlo, ad un mese dalla fine del Motomondiale 2016, ma per Marc Marquez il GP del Giappone potrebbe far rima con la vittoria del titolo iridato, il terzo nella classe regina, quinto in carriera. Là dove il pilota Repsol Honda non ha mai vinto in MotoGP, neppure nelle stagioni del dominio assoluto, si potrebbe chiudere la sua corsa alla corona di Campione del Mondo.

Marquez l’anno scorso arrivò quarto nella gara sul Twin Ring di Motegi, ma l’anno prima festeggiò la matematica vittoria del titolo dopo essere stato battuto dal connazionale Jorge Lorenzo. Un suo eventuale trionfo giapponese, “combinato” con il 15° posto (o peggio) del principale inseguitore, Valentino Rossi, varrebbe stavolta la vittoria definitiva. Quello di domenica, è quindi il primo match point iridato del Mondiale 2016, per il fenomeno di Cervera.

Dal canto suo, il “terzo incomodo” Jorge Lorenzo potrà tentare la rincorsa al secondo posto in classifica generale, occupato dall’acerrimo rivale di scuderia. Il maiorchino dista 66 lunghezze dalla vetta ma solo 14 dalla piazza d’onore.

Il Dottore di Tavullia punta chiaramente a rispondere ai tentativi di rimonta del team mate e, se possibile, oltre a distanziarlo vorrebbe mantenere alimentata la fiammella iridata. Ma in tal senso, i destini non possono più dipendere solo dalle sue performance… Per il nove-volte Campione nel 2015 fu secondo posto a Motegi e, dopo quel podio, il duello con Lorenzo si accese anche a livello di tensione.

Chi ha solo grandi ricordi di quella trasferta giapponese è Dani Pedrosa. Il centauro di Sabadell è oggi quarto a 155 punti, in ritardo rispetto al trio di testa e obbligato a difendere la sua posizione dai piloti che lo inseguono. Il vincitore del GP di San Marino fece suo l’appuntamento nipponico del 2015 interpretando, nel complesso, un grande finale di stagione. Anche in queste ultime gare è tra i migliori, potrebbe così inserirsi da protagonista nella lotta per la vittoria.

Segue a distanza di sei punti Maverick Viñales, del team Suzuki Ecstar. Il talentuoso catalano è ormai prossimo – e soprattutto pronto – per il passaggio in Yamaha, ma nel finale di stagione può ancora mettersi in luce con la sua GSX-RR dopo il podio di Le Mans e la vittoria di Silverstone. L’anno scorso finì anzitempo le sue fatiche nel Paese del Sol Levante con zero punti.

Cal Crutchlow (LCR Honda) arriva al Twin Ring con l’obiettivo di difendere con forza il suo primato, ormai saldo, tra i piloti “satellite”: 105 i punti fin qui incamerati dal britannico. Mentre dietro di lui i piloti del Ducati Team faranno di tutto per riuscire a chiudere il gap con gli altri corridori ufficiali. Andrea Dovizioso è stabile a 104 punti, Andrea Iannone a 96. Quest’ultimo, però, è stato costretto alla defezione per due GP di fila a causa dell’infortunio alla vertebra patito a Misano e continuerà a restare fermo ai box. I medici hanno infatti dato parere contrario al suo ritorno in sella a Motegi, più probabile rivederlo a Phillip Island.

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