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MotoGP
MotoGP, GP Malesia 2016: Andrea Dovizioso, capolavoro sotto la pioggia! 2° Valentino Rossi davanti a Jorge Lorenzo, caduto Marquez
Andrea Dovizioso (Ducati) conquista il GP della Malesia in corso di svolgimento sul circuito di Sepang grazie ad una condotta di gara davvero ineccepibile che gli permette di cogliere sul bagnato la sua seconda vittoria nella classe regina dopo quella ottenuta al GP di Gran Bretagna nel 2009, l’11esima complessiva in carriera. Seconda posizione per Valentino Rossi (Yamaha), a lungo in testa ma calato vistosamente negli ultimi frangenti, il quale può comunque consolarsi in virtù del nono podio stagionale e della certezza del secondo posto nel Mondiale. Completa il podio il compagno di squadra Jorge Lorenzo, che mette dunque una seria ipoteca sul terzo gradino della graduatoria iridata vista la gara anonima di Maverick Vinales (Suzuki) giunto sesto e mai nel vivo della corsa. Il campione del mondo Marc Marquez è stato ancora vittima di una caduta come già successo la settimana scorsa in Australia, tuttavia il centauro della Honda è riuscito a rialzarsi e conclude undicesimo. Da registrare, purtroppo, anche lo scivolone con successivo ritiro occorso al rientrante Andrea Iannone (Ducati), protagonista assoluto di questo weekend e strepitoso anche sul bagnato, senza il quale forse staremmo festeggiando un altro italiano alla fine di questa trasferta in terra malese.
L’ennesimo diluvio abbattutosi sul circuito malese ha indotto a procrastinare l’inizio della gara di circa 20 minuti e ridurre il numero dei giri dai 20 previsti a 19, complici soprattutto le condizioni della pista da full wet . Lorenzo sprinta perfettamente dai blocchi di partenza portandosi subito alle spalle di un Rossi capace a sua volta di scavalcare tutti e issarsi in testa, mentre il poleman Dovizioso scivola in terza posizione scavalcato da Iannone apparso davvero in forma strepitosa. Proprio il pilota abruzzese si porta all’attacco di Rossi prendendosi la prima piazza, mentre Marquez e Lorenzo sono costretti all’inseguimento in virtù di un non perfetto grip con la pista bagnata. I due fuoriclasse iberici devono subire anche il sorpasso di Crutchlow al quinto giro confermando dunque una certa difficoltà a spingere in queste condizioni, a differenza di Valentino che riesce a scavalcare il connazionale Iannone dopo un lungo assalto. Il pilota della Ducati, tuttavia, può sfruttare al massimo la velocità della sua moto sul rettilineo ed infatti rende pan per focaccia al Dottore prima della curva 15, a testimonianza di una corsa davvero pimpante che vede i primi sei centauri racchiusi in appena 2″5.
La coppia di testa riesce progressivamente a staccarsi da Dovizioso che insegue a circa un secondo, con Marquez capace di infilare Crutchlow avendo staccato un Lorenzo apparentemente destinato all’ennesima gara anonima della sua stagione. La situazione è in continuo divenire, si forma infatti un trenino che comprende i primi cinque della classifica racchiusi in un secondo, preludio al sorpasso di Rossi ai danni di Iannone e alla caduta di Crutchlow costretto così ad abbandonare qualsiasi velleità di conseguire un risultato di prestigio. I colpi di scena non finiscono mai, tanto che al dodicesimo giro anche Marquez scivola alla curva 11 ritrovandosi addirittura in quattordicesima posizione, seconda leggerezza consecutiva dopo quella dello scorso weekend a Phillip Island.
Il rush finale è dunque tutto da gustare, anche se purtroppo c’è da registrare alla fine del dodicesimo giro la caduta e il successivo ritiro di Iannone, fino a quel frangente assolutamente perfetto nella strategia oltre che nella gestione delle gomme. Quando mancano quattro tornate alla conclusione Rossi allarga troppo la traiettoria e Dovizioso lo infila in curva, imponendo subito un ritmo che gli permette di staccare significativamente il campione pesarese forse affetto da un problema alla sua Yamaha. Il centauro della Ducati prosegue inesorabile la propria cavalcata e si aggiudica il Gran Premio mettendo in fila Valentino Rossi, calato vistosamente nel finale, e Jorge Lorenzo, salito dunque sul podio in virtù delle cadute che hanno rivalutato una gara altrimenti ben al di sotto della sufficienza.
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