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MotoGP: Iannone sulla Suzuki nel 2017. Sarà una scommessa vincente?

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Altri quattro GP del Motomondiale 2016 e Andrea Iannone non dovrà più preoccuparsi del Ducati Team, dello sviluppo della Desmosedici e dei precari equilibri interni rimanti con il nome di Andrea Dovizioso. Il pilota abruzzese è promesso sposo Suzuki già da maggio, così dopo quattro altalenanti stagioni in sella alla Rossa di Borgo Panigale è pronto per tuffarsi nell’avventura Ecstar.

Il ventisettenne di Vasto è reduce da una stagione 2016 più scura che chiara, in cui i ritiri (ben cinque, talvolta “traumatici”…) hanno avuto il potere di oscurare i due terzi posti e la vittoria dello Spielberg, giunta un po’ a sorpresa dopo una prima parte di Campionato caratterizzata da errori, polemiche e sorti alterne.

Iannone ha iniziato a correre nei campionati italiani e spagnoli esordendo a livello internazionale all’età di 15 anni. Successivamente protagonista delle classi 125cc e Moto2, approda alla categoria regina nel 2013 con Ducati Pramac per poi trasferirsi al team ufficiale. Nel 2015, alla sua terza stagione nella massima serie, ha conquistato il quinto posto finale nella classifica iridata, dimostrando velocità e temerarietà da vendere.

Purtroppo i tempi recenti sono stati segnati dai troppi incidenti di cui è rimasto vittima e con cui a rischiato di “far male” ai colleghi; The Maniac ha pure saltato gli ultimi due GP per i postumi dell’incidente patito nelle prime libere di Misano. Andrea l’abruzzese l’anno prossimo guiderà la GSX-RR giapponese, il cui box è stato orchestrato magistralmente negli ultimi due anni dall’italianissimo boss Suzuki Ecstar, Davide Brivio.

La sua regia certosina ha portato la moto di Hamamatsu di nuovo ai piani alti del Motomondiale (una vittoria, un terzo posto e una quinta piazza che potrebbe diventare quarta, rispondenti al nome di Maverick Viñales) ed il suo pilota di punta, dopo essere stato accudito, svezzato e fatto diventare grande in MotoGP, è ora pronto a spiccare il volo verso traguardi iridati in Yamaha. Eppure l’eredità di Viñales potrebbe risultare decisiva nella futura competitività della moto: effetto “onda lunga”, insomma, Andrea ci conta molto…

Il nido Suzuki accuserà comunque un vuoto importante l’anno prossimo e sentirà cinguettare un po’ meno in spagnolo (insieme a Iannone, ci sarà il “pulcino” Alex Rins a difendere i colori della blu nipponica), tuttavia solo la pista dirà se quella anzitempo decisa da Brivio & C. sarà una scommessa vincente. Attenzione, però, anche per il fast crazy horse Andrea Iannone ci sarà da capire se passerà all’incasso o meno, dopo la “puntata” piazzata ad Hamamatsu…

Una doppia scommessa a tutti gli effetti. Il verdetto, come sempre, all’asfalto e al cronometro.

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giuseppe.urbano@oasport.it

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