Fondo
Nuoto di fondo: Bruni e Ruffini fanno la storia. L’Italia è la superpotenza della specialità e con Paltrinieri….
Inutile negarlo. Quest’oggi nelle acque di Hong Honk Rachele Bruni e Simone Ruffini hanno scritto una pagina importante della storia natatoria italiana. Da quanto è stata istituita la Coppa del mondo della 10 km, dal 2007, mai l’Italia aveva conquistato il successo sia tra gli uomini che tra le donne nello stesso anno.
PALMARES COPPA DEL MONDO 10 KM NUOTO DI FONDO PRIMA DEL 2016
Year | Men’s champion | Women’s champion |
---|---|---|
2007 | Vladimir Dyatchin (RUS) | Angela Maurer (GER) |
2008 | Valerio Cleri (ITA) | Angela Maurer (GER) |
2009 | Thomas Lurz (GER) | Poliana Okimoto (BRA) |
2010 | Chad Ho (RSA) | Ana Marcela Cunha (BRA) |
2011 | Thomas Lurz (GER) | Angela Maurer (GER) |
2012 | Spyridon Gianniotis (GRE) | Ana Marcela Cunha (BRA) |
2013 | Thomas Lurz (GER) | Emily Brunemann (USA) |
2014 | Allan do Carmo (BRA) | Ana Marcela Cunha (BRA) |
2015 | Christian Reichert (GER) | Rachele Bruni (ITA) |
Bruni e Ruffini hanno centrato questo grandioso obiettivo, chiudendo la loro stagione nel miglior modo possibile, ovvero col successo di tappa in Asia. In più, Rachele ha così ottenuto il secondo successo consecutivo nella World Cup, dopo quello di 12 mesi fa, mentre Simone ha conseguito un risultato che solo Valerio Cleri, otto anni fa, riuscì a concretizzare. Sei vittorie, tre per parte, per la magica coppia italiana in Coppa che porta l’Italia ad essere, senza e senza ma, la potenza di questa specialità al termine del 2016.
Una considerazione figlia anche dei piazzamenti di Arianna Bridi, giovane rampante del fondo, che con crescente convinzione si è messa in mostra in un contesto agonistico decisamente qualificato. La 21enne di Trento sembra essere già pronta a farsi valere per le posizioni che contano, in prospettiva futura, come i tre podi di quest’anno (trionfo in Canada) certificano.
Hanno dunque di che sorridere Fabrizio Antonelli, Emanuele Sacchi (allenatori di Bruni e Ruffini) e Stefano Rubaudo (dirigente responsabile delle squadre nazionali) del futuro del movimento italiano di cui, forse, potrà far parte, in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020, il campione olimpico dei 1500 stile libero Gregorio Paltrinieri. Greg, infatti, nelle ultime interviste ha espresso grande entusiasmo nel cimentarsi anche in acque libere, cosciente che le caratteristiche del percorso di gara in Giappone potrebbero essere adatte a lui. Oggi, quindi, si può esultare ma, chissà, il meglio deve ancora venire
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Fonte Len