Ciclismo
Peter Sagan: un bis da fenomeno. È lui il corridore più forte al mondo
Che sia salita, discesa o volata, poco cambia. Quando un corridore è di un livello superiore alla media non c’è terreno che possa fermarlo. Peter Sagan si è andato a prendere sul circuito completamente pianeggiante di Doha, tra vento e caldo afoso, il secondo titolo mondiale consecutivo entrando nella storia del ciclismo. Peccato che nel 2017 non possa vestire anche la maglia di campione europeo, visto che a fine settembre in quel di Plumelec aveva colpito anche nella manifestazione continentale.
Coloro che non seguono il ciclismo 365 giorni all’anno e si concentrano solo sull’appuntamento più emozionante della stagione lo avevano lasciato a Richmond, con uno scatto maestoso sull’ultima ascesa e l’arrivo in solitaria sul traguardo statunitense, a conquistare il successo più importante dell’intera carriera. In questo 2016 però ne sono successe tante di cose: un inizio in sordina, che sembrava confermare la tradizione della sfortuna che portava la maglia iridata, subito smentita con l’arrivo della primavera. Prima l’antipasto con la Gent-Wevelgem, poi un dominio pazzesco al Giro delle Fiandre, per finire con con l’ennesimo successo della Maglia Verde al Tour de France (quinta volta consecutiva) condita da tre successi di tappa.
Il culmine però è giunto proprio oggi, sul circuito di The Pearl. Una gara corsa alla perfezione, senza quel minimo di presunzione che spesso lo ha visto sconfitto partendo da favorito. Si è nascosto nel vento, non ha provato ad attaccare nell’ultimo giro, risparmiando energie utilissime per lo sprint finale. Il colpo da fenomeno poi è arrivato proprio negli ultimi 200 metri: il sorpasso sulla destra a Nizzolo può farlo solo un corridore di questo calibro, per poi chiudere a velocità doppia rispetto a tutti i rivali.
Il 2017 può essere un anno ancor più devastante: mancano i successi nella Milano-Sanremo e nella Parigi-Roubaix, adattissime alle sue caratteristiche. Il cambio di squadra, con passaggio alla Bora-Hansgrohe può essere ancor più da stimolo. Lo aspettiamo, perché vedere questi numeri fa bene a tutto il movimento del ciclismo mondiale.
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gianluca.bruno@oasport.it
Di Jérémy-Günther-Heinz Jähnick / Gent – Omloop Het Nieuwsblad, 27 februari 2016 (E10) / Wikimedia Commons, CC BY-SA 3.0, Collegamento