Rugby
Rugby, Champions Cup 2016/17 – Seconda giornata: un Connacht spietato annichilisce le Zebre in inferiorità numerica
Le Zebre vengono sconfitte da Connacht con lo score di 52-7 tra le mura amiche dello Stadio Lanfranchi di Parma nella seconda giornata della Champions Cup, un risultato che consolida l’ultima posizione della compagine italiana nel Gruppo 2. I bianconeri sono stati costretti a giocare per quasi un tempo e mezzo in inferiorità numerica, complice l’espulsione del tallonatore Oliviero Fabiani da parte dell’arbitro francese. Jack Carty è stato invece votato man of the match della sfida odierna.
Coach Guidi schiera Marcello Violi da numero nove in coppia mediana con Carlo Canna, mentre tocca a Padovani ricoprire il ruolo di estremo. In mezzo al campo chance da titolari per Tommaso Boni e Giulio Bisegni, con la terza linea presidiata invece da Maxime Mbandà, Heyneke Meyer e Andries van Schalkwyk. Da segnalare la presenza in panchina anche della giovane ala dell’Accademia Giovanni D’Onofrio. Connacht, dal canto suo, cambia quattro interpreti rispetto al XV che ha sconfitto Tolosa nello scorso weekend a Galway.
In avvio le Zebre pasticciano subito sulla prima liberazione e così Connacht può giocare una mischia ai 5 metri. Dopo ben otto fasi si consulta il TMO, ma fortunatamente i bianconeri riescono a preservare la parità pur rischiando troppo come spesso gli accade nelle fasi iniziali. I padroni di casa provano a mettere la testa fuori al ‘4, quando un doppio movimento fischiato agli irlandesi induce Padovani ad andare in touche per creare una situazione pericolosa. Purtroppo per la franchigia azzurra arriva però un turnover in favore degli irlandesi, il cui attacco nel frangente successivo viene fermato da una retroguardia bianconera molto solida e ordinata in questo frangente della prima frazione. Dopo dieci minuti di possesso irlandese, giunge inevitabile la meta ospite realizzata da Ili nei pressi della bandierina sinistra e trasformata da un inflessibile Ronaldson. Il contraccolpo psicologico si abbatte subito sugli uomini di Guidi, i quali staccano la spina consentendo a Connacht di portarsi sul 14-0 appena tre minuti dopo, complice un ovale rotolato via su un placcaggio e convertito in meta da Carty proprio sotto i pali. A dispetto dello svantaggio accumulato, le Zebre cercano comunque di non mollare contro un avversario visibilmente superiore sul piano tecnico, e a ridosso della conclusione del parziale di apertura un break di Venditti induce all’ammonizione di O’Brien, reo di aver commesso un fallo professionale in ruck. Proprio da una ruck, trascorso qualche minuto, l‘arbitro francese consulta il MTO e sventola il cartellino rosso al tallonatore Fabiani lasciando dunque i padroni di casa in 14. Nel momento di maggiore difficoltà la franchigia italiana si compatta, un calcio di Violi mette infatti pressione al Connacht dando adito ad una mischia sui 22 ospiti, ma dal fallo che ne scaturisce Padovani spedisce largo il calcio non riuscendo a sbloccare il tabellino dei suoi ancora fermi a zero punti.
Nella ripresa l’uomo in meno comincia ad incidere sulla prestazione dei bianconeri, Connacht infatti vola subito in meta con Ili che raccoglie il calcio di Carty e sfrutta la superiorità al largo sinistro per fissare lo score sul 21-0. Al 49′ arriva dopo diversi falli il cartellino giallo a Castello, e la franchigia irlandese, forte di due uomini di vantaggio, allunga ulteriormente grazie a due mete griffate da Kelleher e Carey che ammutoliscono uno Stadio Lanfranchi costretto ad osservare sul tabellone un impietoso 40-0. La forza della disperazione spinge le Zebre ad avanzare, e da un touche ai 5m i padroni di casa trovano la prima meta di giornata grazie a Tommaso D’Apice, cinico nel concretizzare l’ottima spinta dei suoi avanti. Ancora non paghi, gli uomini di Pat Lam confezionano l’ennesima marcatura dettata dall’azione alla mano che porta alla realizzazione di Kelleher sull’out di sinistra. La tripletta di Ili all’ultimo minuto, trasformata implacabilmente da O’Leary segna la fine di un incontro purtroppo utile a confermare ancora una volta l’inadeguatezza delle Zebre dinanzi all’èlite del Vecchio Continente.
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Foto: Profilo Twitter Zebre Rugby