Sci Alpino
Sci alpino, Federica Brignone: “Emozionante tornare a Soelden. Tra Coppa di gigante e Mondiali scelgo…”
A 26 anni Federica Brignone è un’atleta nel pieno della maturazione e con margini di crescita ancora importanti. Non più una semplice specialista del gigante, ma una sciatrice capace di puntare al podio con continuità anche in superG, oltre che in grado di raccogliere buoni risultati anche in slalom e combinata alpina.
Sabato l’azzurra inizierà a Soelden una stagione importante che avrà il suo zenith nei Mondiali di St. Moritz in programma a febbraio. Proprio sul ghiacciaio austriaco la nativa di Milano colse lo scorso anno la prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo. Fu il preludio per un’annata da protagonista, culminata con l’ottavo posto in classifica generale. Federica Brignone ricomincia da qui, con obiettivi sempre più ambiziosi.
Si riparte da Soelden, un anno dopo: che emozioni proverai nel tornare sul ‘luogo del delitto’ dove hai celebrato la tua prima vittoria?
“Sarà una grande emozione, è una bellissima gara, la pista mi piace molto. Ci saranno tanti miei fan, ancora di più dell’anno scorso. Anche la tensione, dopo quel risultato, è aumentata. C’è tanta adrenalina: è la prima gara, lontana da tutte le altre, e non sai bene come stai né come stanno le avversarie“.
Un piazzamento tra le prime cinque della classifica generale può rappresentare un traguardo plausibile?
“Io penso gara per gara, la classifica generale è una conseguenza di una bella stagione. Se ottieni ottimi risultati con continuità, e parlo di podi, allora anche la classifica sarà buona“.
La via della polivalenza è diventata realtà. Dopo il salto di qualità compiuto in superG, ti aspetti dei progressi tangibili anche in slalom, magari in ottica combinata?
“Non mi aspetto niente, penso solo a mettercela tutta. E’ chiaro che in superG pretendo qualcosa in più, mentre in slalom non mi attendo chissà che. Non so se farò tutte le gare, non mi interessa arrivare decima o ventesima. Preferisco eccellere in due discipline, poi se sarò in forma farò anche le altre“.
Quanto è servito il superG per migliorare anche in gigante?
“Tanto, perché ti insegna a fare le curve in velocità alla massima conduzione possibile. E’ importantissimo per il gigante“.
La Nazionale italiana femminile è tra le più competitive al mondo sia in gigante sia in superG. Quanto conta allenarsi quotidianamente con compagne di alto livello?
“Siamo un gruppo forte, con tantissime atlete nelle 15 in Coppa del Mondo. In allenamento tutte vanno fortissimo, si scia sempre al top. Non c’è mai un attimo di tregua, siamo sempre a tutta. Con compagne così non puoi mai permetterti di abbassare la guardia. Tutto questo è importante per la crescita complessiva della squadra“.
Tra la vittoria della ‘coppetta’ di gigante o una medaglia ai Mondiali di St. Moritz, cosa sceglieresti?
“Assolutamente preferisco vincere la Coppa del Mondo di specialità. E’ sempre stato un mio sogno che mi piacerebbe realizzare. E’ un trofeo che vince davvero la più forte nell’arco di una stagione, mentre il Mondiale è una gara secca e imprevedibile. Io una medaglia iridata l’ho già vinta (argento in gigante nel 2011, ndr), ma non è stata paragonabile all’emozione che ho provato lo scorso anno vincendo a Soelden“.
La tua pista preferita?
“Quella di Are, in Svezia. C’è un bel muro e mi consente di sciare come voglio“.
Uno sguardo alle rivali: quest’anno tornerà l’austriaca Anna Fenninger dopo un grave infortunio.
“Spero possa tornare al top, anche se non è facile farlo in poco tempo“.
L’americana Mikaela Shiffrin è pronta per vincere la classifica generale?
“Penso di sì, ha la testa giusta e sarà un’avversaria tosta da battere“.
federico.militello@oasport.it
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