Sci Alpino
Sci alpino, Sofia Goggia: “Sono più solida e consapevole. Ho imparato tanto dagli infortuni”
Febbraio 2013. Sofia Goggia, a sorpresa, viene convocata per i Mondiali di sci alpino a Schladming e si classifica quarta in superG, andando ad un passo dal podio. Sembrava l’ideale trampolino di lancio di una carriera scintillante. Nelle stagioni successive, invece, una serie di brutti infortuni hanno frenato la crescita della promettente bergamasca. 24 anni da compiere il prossimo 15 novembre, Sofia ha dalla sua ancora diverse stagioni per raggiungere traguardi importanti. Nella scorsa annata ha chiuso per due volte tra le prime dieci in superG in Coppa del Mondo, sfoderando a tratti anche delle ottime sezioni in gigante (come testimonia la sesta piazza di Courchevel). La strada è quella giusta: è tempo di afferrare il destino e plasmarlo secondo i dettami del talento.
Come si è svolta la preparazione estiva e su quali aspetti tecnici ti sei soffermata maggiormente?
“La preparazione estiva è andata bene, ho lavorato molto dal punto di vista fisico con il mio nuovo preparatore/fisioterapista Matteo Artina che mi ha seguita giornalmente nei miei allenamenti. Dal punto di vista sciistico ho cercato invece di ritornare sull’essenziale, alle basi. Partire dalla stabilità del gigante per poi portarla in velocità“.
Ai Mondiali del 2013 sfiorasti il podio. Poi una serie di infortuni a catena. Quanto sei distante dal livello della Sofia Goggia di allora?
“Non sono assolutamente distante, sono forse anche una sciatrice più solida e consapevole, con tanta esperienza “in saccoccia” dettata da situazioni un po’ avverse e altre invece più belle. Ma la realtà è che a Schladming sono partita da rookie, sfavorita, senza alcun pensiero e senza alcuna pressione. Ero solo una Sofia Goggia con tanta leggerezza e spensieratezza. Comunque non sono assolutamente distante, a conferma del fatto che la scorsa stagione ho ottenuto un quarto posto nel superG di Soldeu di Coppa del Mondo“.
Lo scorso anno, in effetti, in superG hai ottenuto i risultati migliori, mentre in gigante hai lasciato intravedere ottime sezioni. Cosa ti aspetti in questa stagione? La discesa tornerà ad essere una delle tue discipline di punta?
“Mi aspetto di fare delle ottime gare e tanta continuità in più. Continuità che sarà dettata dalla miglior logistica di allenamenti e spostamenti vari presupposta nella creazione del team delle polivalenti.
Penso che il superG sia sempre e comunque la mia disciplina madre, ma in determinate situazioni posso essere molto competitiva anche in gigante. In discesa mi aspetto delle belle gare e una crescita costante“.
Quanto ti hanno cambiata gli infortuni? Ora sei più riflessiva e comprendi quando non è il caso di prendere dei rischi eccessivi?
“Gli infortuni cambiano, sì. Soprattutto quando nei hai tanti. Io ho sempre cercato di prenderli come occasioni per migliorarmi e per curare degli aspetti a cui magari non dai troppe attenzioni quando sei a sciare. Ne ho avuti veramente tanti, ma guardandomi ora, sono contenta di come li abbia oltrepassati: poteva andare ben peggio!
Gli infortuni del passato li ho usati per capire come vivere al meglio il presente. Il gas occorre aprirlo quando serve, non sempre“.
La Nazionale femminile ha puntato su un gruppo di polivalenti. Come valuti questa iniziativa e che benefici può portare?
“Costituiamo un gruppo giovane e molto molto forte. Sono convinta che durante l’inverno questa soluzione sarà la chiave di svolta: viaggi più mirati e più continuità negli allenamenti, logistica migliorata, insomma, spero che si riveli una scelta giusta e innovativa“.
Quali sono i tuoi obiettivi stagionali tra Coppa del Mondo e Mondiali?
“Non mi pongo obiettivi. Penso solo ad andar forte e sciare come so: punte in giù e gas aperto“.
Dopo aver saltato le Olimpiadi di Sochi 2014 per infortunio, cosa rappresentano per te quelle di Pyeongchang?
“Pensandoci così su due piedi ora, spero che siano per me la mia prima Olimpiade. Ma è tra due anni, ci penserò più avanti, in fondo io vivo alla giornata“.
In che condizione arrivi a Soelden e cosa ti aspetti dalla prima gara stagionale?
“Sto bene e punto a fare una bella gara“.
federico.militello@oasport.it
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Foto: pagina FB Sofia Goggia