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Tennis. Parla Sara Errani: “Ho tanta strada davanti. Il mio sogno? Vincere le Olimpiadi!”
Sara Errani torna a casa, nella sua Romagna per riabbracciare amici di infanzia e conoscenti da una vita e coglie l’occasione per fare il punto della situazione sul presente ma soprattutto sul futuro, lasciando intendere che proseguirà, probabilmente fino a Tokyo proprio perché il suo sogno nel cassetto è vincere le Olimpiadi.
Foto, autografi: i risultati, per una volta, contano fino ad un certo punto, contano le pagine di storia che la romagnola ha scritto negli ultimi anni per una campionessa che da quelle parti torna poco ma quando torna scatena l’amore di tutta una città che pulsa per il tennis grazie ad un Circolo attivissimo (che si appresta ad affrontare il primo anno di serie A1) che la Errani stessa definisce casa sua.
“Giro il mondo 350 giorni l’anno ma è bello sapere che ho un posto dove tornare, dove ritrovare i miei affetti e dove mangiare le cose che mi piacciono. Sono romagnola ed orgogliosa di esserlo e per questo sono testarda e la voglia di lottare non mi manca mai”.
La massese ricorda gli anni migliori con uno sguardo al futuro. “L’annata migliore è stata indubbiamente il 2012 ma mi piace pensare che ci saranno ancora momenti belli – prosegue – non so se così belli ma ho ancora qualche stagione davanti. Scenderò in campo per fare il meglio, certo con precedenti del genere sembra tutto più piccolo quello che faccio oggi ma cercherò di fare cose diverse, di vincere dove non ho mai vinto ad esempio e prendermi ancora tante soddisfazioni”.
Le critiche hanno accompagnato la carriera della tennista romagnola di pari passo con le vittorie e la Errani una volta tanto risponde piccata a chi non lesina osservazioni sul suo gioco. “Mi sono resa conto che sono tanti quelli a cui non piace il mio tennis e questi si sono fatti sentire. Dal punto di vista tecnico c’è il problema del servizio ed è sotto gli occhi di tutti ma credo che il mio gioco sia abbastanza vario e inusuale per una tennista moderna, francamente tutte queste critiche non le capisco. Non si diventa, ad esempio, numeri uno in doppio se non si sa giocare a rete e di solito il gioco a rete fa spettacolo. Comunque ogni opinione è ammessa e accettata dalla sottoscritta. Mi riservo il diritto di criticare chi mi critica”.
Sara Errani fa un bilancio della sua stagione appena conclusa, nella quale non sono arrivati i risultati attesi. “Diciamo che la mia stagione è stata un mix di alcuni fattori negativi – commenta – i problemi tecnici si sono intrecciati con quelli fisici e devo ammettere che in certi frangenti mi sono mancate anche un po’ le motivazioni. Le devo ritrovare, non c’è dubbio. Conosco la strada per tornare in alto, spero di imboccarla al più presto. Un sogno nel cassetto? Vincere le Olimpiadi. So che è quasi impossibile ma sarebbe fantastico. Lo ripeto. Non sono al capolinea, nella mia testa ho ancora diversi anni di tennis ad alto livello davanti e cercherò di viverli nel miglior modo possibile, sapendo che con le vittorie ci si diverte di più”.
Di Rio, di Roma 2024 preferisce non parlare la Errani. “Ho solo un rammarico grande a Rio – conclude la tennista – non avere partecipato alla mia terza cerimonia di apertura. C’ero a Pechino, c’ero a Londra, a Rio ho giocato il mattino dopo e il Maracanà era troppo lontano dal villaggio. Per il resto sapete tutti come è andata”.