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Calcio: l’Italia non segna ma ha trovato il suo centravanti. Questo De Rossi è fondamentale

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Bella a metà l’Italia vista ieri sera contro la Germania. Gli azzurri non vanno oltre lo 0-0 contro una nazionale tedesca sicuramente sperimentale e con molti giovani, seppur forti, in campo. Giampiero Ventura chiude il suo primo periodo sulla panchina azzurra con l’unica partita senza gol della sua gestione, ma con la consapevolezza di avere un gruppo sul quale poter lavorare per il futuro e che certamente ha carattere.

L’esperimento del 3-4-3 nel primo tempo non convince, perchè Immobile ed Eder sono fuori ruolo sulla fascia. L’attaccante della Lazio è un po’ distante dall’area di rigore e soprattutto da Belotti, con il quale l’intesa sembra funzionare. Prestazione insufficiente, invece, per l’oriundo dell’Inter che si sacrifica molto, ma è anche quello meno incisivo e pericoloso del trio offensivo. Va anche ricordato che la sua presenza è stata in dubbio fino all’ultimo per un problema fisico dopo uno scontro durante il match con il Liechtenstein.

Italia fermata dal palo, quello colpito da Andrea Belotti nel secondo tempo. Poteva essere il gol vittoria e solo la sfortuna ha negato questa gioia al Gallo, che comunque anche nella serata di San Siro ha dimostrato di essere ormai imprescindibile per questa nazionale. Tanti spunti interessanti oltre alla solito lavoro di sacrificio per i compagni. Ventura ha trovato il suo centravanti ed ora spetta a lui costruirgli intorno un reparto che possa valorizzare le sue caratteristiche.

Altro giocatore del quale Giampiero Ventura non può fare a meno è Daniele De Rossi. Con l’assenza di Verratti, il romanista prende le chiavi del centrocampo azzurro e comincia a distribuire palloni da ogni parte del campo, mostrando di stare molto bene fisicamente. La sensazione è quella che l’Italia in questo momento della sua storia non può fare a meno di lui in mezzo al campo, ma che allo stesso tempo ci vuole anche l’estro e la fantasia del centrocampista del PSG. De Rossi e Verratti devono giocare insieme, anche se il ct azzurro su questo tema si è sempre tenuto un po’ freddo.

Italia che non segna, ma che allo stesso tempo non fa segnare e che comunque rischia poco o nulla. Mancavano 2/3 del trio difensivo titolare, ma Rugani e Romagnoli non hanno assolutamente fatto rimpiangere i titolari e anche quando è entrato Astori non c’è stata molta differenza. I giovani ci sono anche in difesa e hanno risposto in maniera convincente alla chiamata di Ventura.

Anche ieri sera sono venuti fuori  il carattere e lo spirito di una nazionale che ha voglia di lottare e di sacrificarsi uno per l’altro. Questo è forse il lascito più importante della gestione di Antonio Conte ed ora tocca a Giampiero Ventura aggiungere qualcosa in più, probabilmente sul piano del gioco e dell’invettiva. Il 4-2-4 è un modulo rischioso, ma con gli interpreti giusti può dare un nuovo spirito ad una squadra che non deve più pensare a difender e ripartire, ma che può giocarsela contro qualunque avversario. Adesso ci sarà un lungo stop con l’azzurro, ma il pensiero comunque va al 2 Settembre 2017 e a quel Spagna-Italia che può cambiare il futuro di questa nazionale.

 

 

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andrea.ziglio@oasport.it

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